Premio Letterario "Aeclanum" 2011
MOTIVAZIONE AL LIBRO
"L'AZZARDO DEI CONFINI"
DI
NAZARIO PARDINI
SECONDO
CLASSIFICATO
AL PREMIO LETTERARIO "AECLANUM" 2011
AL PREMIO LETTERARIO "AECLANUM" 2011
<<La
silloge di Nazario Pardini, composta da quattro sezioni: Ombre (40
poesie), Elegie Pisane (32), Dialoghi (3), Canti Larigiani
(28), ha l’intricante titolo L’azzardo dei confini. Confini sono, in
senso letterale e traslato, il limite tra il noto e l’ignoto, l’essere e il non
essere. Superare tale limite è rischioso, come il folle volo di
Ulisse.
I
componimenti qui raccolti costituiscono una sorta di consuntivo di un’attività
poetica costante nel tempo. Essi si segnalano per la limpidezza e l’armonia del
verso, per l’abilità di versificatore che si muove con agilità tra varie
proposte metriche e prosodiche e tra generi poetici diversi, per l’efficacia e
l’originalità delle immagini, per la capacità meditativa di cui dà prova nei
Dialoghi.
Degno di
nota è l’impasto linguistico che mescida con sapiente equilibrio arditi
neologismi (come i verbi autunnare e involucrare, i sostantivi
buiore e balascio e l’aggettivo rubido), voci culte
(acro) ed espressioni popolareggianti (come Non ti pensare che).
Pregevoli
sul piano formale e compositivo sono le liriche nate dall’intenso legame
affettivo che lega il poeta a Pisa e alla sua campagna toscana. Emblematica in
tal senso è la lirica Per respirare assieme alla mia terra, in cui il
Pardini, nella scia di Ovidio e, soprattutto, D’Annunzio (Piove)
vagheggia la metamorfosi degli organi del suo corpo (arti, ciglia, dita,
capelli, occhi) nei vari elementi vegetali (rami, verdi, grappoli di funghi,
distese di grani, bacche di ginepro) “per non perire, / ma verdeggiare di nuovo
sugli alberi / per respirare assieme alla mia terra”.>>. (Antonio V.
Nazzaro a L’azzardo dei confini, BookSprint Edizioni, 2011; Premio
Aeclanum)
(Il premio era già stato vinto
dall'autore nell'edizione 2000 con l'opera "Alla volta di Leucade")
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