ROBERTO MESTRONE COLLABORATORE DI LEUCADE |
A M O LA LUNA
di Luigi Gasparroni
LETTURA DI ROBERTO MESTRONE COLLABORATORE DI LÈUCADE
Non è
facile, per un poeta, cimentarsi con una poesia dedicata alla luna senza
rischiare di racchiudere nelle strofe apparizioni o figure déjà vu .
In
pochi versi, con Amo la luna, Luigi Gasparroni riesce ad
accompagnare la vergine sposa nel suo viaggio infinito intorno alle cose
terrene con pennellate di autentico, garbato lirismo. E assistiamo al canto
d'amore di un animo romantico: solo gli occhi del cuore sanno osservare con
entusiasmo le immagini che i raggi dell'astro celeste mettono a fuoco nelle
notti stellate, e ciò che è banalità alla luce del sole qui diventa oggetto
colmo di fascino poiché sfiorato dai misteri dell'oscurità: la luna attende i
silenzi delle tenebre, s'adagia sulle lapidi bianche per rallegrare i morti e
ci trascina nel mondo dei sogni col suo chiarore carezzevole e discreto;
le acque tremanti di mari e torrenti abbandonano le loro inquietudini e i
picchi bianchi di neve riflettono la maestosità delle candide vette.
I
versi, quando sono forgiati da una penna intinta nell'inchiostro della
semplicità, della franchezza e dell'amore per la natura, aiutano il lettore a
riscoprire il dono della modestia nelle timide falci d'argento o lo accompagnano in oasi di
serenità quando il volto tondo e luminoso di Selene sorride a chi ne resta
affascinato.
Ci
congediamo dall'autore dedicandogli un brillante aforisma di Oscar Wilde, che
sapeva ben cogliere i messaggi dell'Universo:
Un sognatore è uno che può solo trovare la sua strada al chiaro di
luna, e la sua punizione è che scorge l'alba prima del resto del mondo.
Amo la luna.
Come vergine sposa s'affaccia
all'orizzonte, rossa d'ardore
e lentamente sale nel cielo
sempre più lucente.
Come vergine sposa s'affaccia
all'orizzonte, rossa d'ardore
e lentamente sale nel cielo
sempre più lucente.
Illumina i picchi bianchi di neve,
le valli oscure, le acque tremanti
di mari e torrenti.
S'adagia sulle lapidi bianche
per rallegrare i morti,
sui sentieri del bosco segreto,
sui tetti, sui giardini
freschi della notte.
E sale, sale sempre più in alto
e par che sorrida.
Amo la luna
più del sole, quando la sua luce
invade la mia stanza
e mi trascina nel mondo dei sogni.
le valli oscure, le acque tremanti
di mari e torrenti.
S'adagia sulle lapidi bianche
per rallegrare i morti,
sui sentieri del bosco segreto,
sui tetti, sui giardini
freschi della notte.
E sale, sale sempre più in alto
e par che sorrida.
Amo la luna
più del sole, quando la sua luce
invade la mia stanza
e mi trascina nel mondo dei sogni.
Luigi Gasparroni
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