Serenella Menichetti, collaboratrice di Lèucade |
AGONIA DELLA LUNA
E' morto il guardiano del faro.
Cento coltellate nel costato.
Sventrato, giace sullo scoglio dell'isola che non c'è.
Il vento di levante scompiglia l'anima.
Piange Selene.
Cadono migliaia di gocce di luce:
pietre di ghiaccio.
Cento coltellate nel costato.
Sventrato, giace sullo scoglio dell'isola che non c'è.
Il vento di levante scompiglia l'anima.
Piange Selene.
Cadono migliaia di gocce di luce:
pietre di ghiaccio.
Pirati bevono wisky e brindano al grande buio.
Vascelli fantasma cavalcano orride onde.
Colature di vernice nera sulla “notte stellata”
"La selva" più non si rischiara.
La perfezione del cerchio è in difetto.
E voi che l'avete stuprata possiate cadere
nelle viscere della terra.
Ch'essa divenga la vostra fossa comune.
Vascelli fantasma cavalcano orride onde.
Colature di vernice nera sulla “notte stellata”
"La selva" più non si rischiara.
La perfezione del cerchio è in difetto.
E voi che l'avete stuprata possiate cadere
nelle viscere della terra.
Ch'essa divenga la vostra fossa comune.
Ad
Oriente:
Fuoco!
Fuoco!
Sugli
ospedali dei bambini.
Nei vicoli.
Nei quartieri.
Sulle scuole.
Nei vicoli.
Nei quartieri.
Sulle scuole.
Nei
giorni macchiati di odio.
Nelle vesti zuppe di sangue della notte.
Impallidisce la tua luce Luna!
Noi
morti viventi sbattiamo da ogni parte.
Nelle vesti zuppe di sangue della notte.
Impallidisce la tua luce Luna!
Noi
morti viventi sbattiamo da ogni parte.
Allorquando:
l'innocente giglio ti feconderà
di sperma candido.
Tornerai perla lucente.
l'innocente giglio ti feconderà
di sperma candido.
Tornerai perla lucente.
Dall'utero della terra
rinascerà un uomo nuovo.
In un mondo:
non ancora accaduto.
In un mondo:
non ancora accaduto.
Serenella Menichetti.
IN UN
SOFFIO
Credo
fermamente che
non si dovrebbe:
spegnere bianche voci.
Spezzare ali tenere.
Negare il volo.
non si dovrebbe:
spegnere bianche voci.
Spezzare ali tenere.
Negare il volo.
Pure
se ammutolisce il cielo.
Rabbrividisce il mare.
Se la terra ubriaca
Rabbrividisce il mare.
Se la terra ubriaca
di
sangue novello
impazzisce.
impazzisce.
No,
non si dovrebbe!
Anche
se qualcuno riesce,
con il telecomando, ad azzerare
l'orrore.
Anche se qualcuno in rete
con il telecomando, ad azzerare
l'orrore.
Anche se qualcuno in rete
riesce
a candeggiare
la coscienza.
la coscienza.
No non
si dovrebbe!
Eppure
quotidianamente
soprattutto,
nei giardini d'oriente:
si calpestano germogli.
Si schiacciano pupe.
Si annientano virgulti.
Si negano infanzie.
si calpestano germogli.
Si schiacciano pupe.
Si annientano virgulti.
Si negano infanzie.
Strappati
i progetti dell'universo
Alla bellezza non rimane scampo.
La freschezza inaridisce.
Alla bellezza non rimane scampo.
La freschezza inaridisce.
L'infanzia
è bozzolo vuoto.
In
questo luogo di perdizione
La vita prima di nascere
svanisce così..... in un soffio
La vita prima di nascere
svanisce così..... in un soffio
Serenella
Menichetti
Grazie ancora a Nazario per la sua squisita ospitalità.
RispondiEliminaSerenella Menichetti
Serenella cara, le tue liriche raccontano la fatica del tempo che viviamo senza la consueta levità. Trasudano rabbia e orrore. Per ciò che nessuno cerca di evitare. Per la giostra mediatica che uccide più volte, esaudendo i desideri dei voyeur:
RispondiElimina"Anche se qualcuno in rete
riesce a candeggiare
la coscienza".
Sei tu la voce della coscienza, l'urlo di dolore autentico, che squarcia le tenebre e chiede il silenzio. Noi non siamo abituati a tacere. Viviamo di
parole inutili e pericolose più dei proiettili.E solo se provassimo a rispettare, a inchinarci di fronte a ogni 'vita negata':"Dall'utero della terra- potrà-
rinascerà un uomo nuovo". Grazie infinite e un abbraccio.
Maria Rizzi
Grazie Maria della tua attenzione
RispondiEliminaUn caro saluto.
Serenella Menichetti.