mercoledì 15 febbraio 2023

Silvana Lazzarino" La poesia di Franco Campegiani "


”Dentro l’uragano”, le poesie di Franco Campegiani alla Fuis Roma (sabato 18 febbraio, alle ore 18.00 )


L’evento organizzato dalla FUIS si svolge a Roma presso il Teatro degli Scrittori in Lungotevere dei Mellini 33/A, sabato 18 febbraio 2023 alle ore 18.00.

Il primo posto per gli inediti ottenuto al Premio Internazionale Golden Selection organizzato dall’Associazione Culturale Pegasus nel 2021, dal poeta Franco Campegiani con la raccolta poetica “Dentro l’uragano” non poteva che confermare la profondità e ricchezza di quest’opera poetica di grande attualità per i temi espressi che suggeriscono come all’individuo sia data la possibilità di fare un passo indietro rispetto al suo agire ancorato sempre più a principi dove prevalgono potere e materialismo. per ritrovare un nuovo ascolto di sé e di quanto intorno in perfetta armonia.

Da non perdere la presentazione di questo straordinario testo poetico pubblicato da Pegasus edizioni, organizzata a Roma dalla FUIS –Federazione Unitaria Italiana Scrittori presso il Teatro degli Scrittori a Roma in Lungotevere dei Mellini, 33/A sabato 18 febbraio 2023 alle ore 18,00.

Ai saluti di Natale Antonio Rossi co-Presidente FUIS, seguono gli interventi di Sandro Angelucci poeta, saggista e critico letterario, Sonia Giovannetti poeta, saggista e critico letterario, le letture sono affidate all’attore e poeta Massimo Chiacchiararelli. L’incontro culturale è moderato da Salvatore Rondello poeta, giornalista e critico letterario. Tutti nomi di prestigio e di successo nel settore della poesia e della critica letteraria, del giornalismo e del teatro.

Dal testo di Franco Campegiani, che oltre ad essere poeta affermato e di successo, è anche saggista, critico d’arte e letterario, nonché filosofo, emerge come in situazioni conflittuali e complesse si possa fare leva su quell’amore dimenticato per sé e gli altri da cui trovare la forza per riemergere. Dai momenti oscuri e bui che possono accadere nella vita si può risalire ristabilendo un vero e autentico ascolto di sé, confrontandosi con le proprie fragilità per accoglierle. Lo stare in una situazione di rischio e incertezza, nel turbine di drammi e conflitti che spesso sfuggono di mano, conduce alla fine l’uomo verso la vera realizzazione di sé.

Attraverso la tempesta e il suo superamento l’individuo ritrova sé stesso e un atteggiamento rinnovato nei confronti della vita. Nella poesia di Franco Campegiani, come in particolare in questa raccolta, vi è un’aspirazione a ritrovare quella semplicità e autenticità delle origini che manca nella società attuale, per guardare ad un risveglio individuale che è di richiamo universale. La poesia presente in queste pagine

è animata dal fantasma di una nuova e inedita civiltà della terra, dal risveglio di una condizione elementare del vivere nel cuore degli odierni mali megalopolitani”.  
Tornare alle origini però non è facile dovendo ricontattare quella parte più autentica e incontaminata sempre più messa a tacere da condizionamenti, abitudini e falsi miti. Parlando di purezza violata, di distacco dall’originario spirito di armonia, Franco Campegiani sottolinea come questo smarrimento abbia portato attriti, contrasti, dispersione, da cui si può risalire ritrovando la capacità di lasciarsi condurre dal quel sentire autentico che è stato celato per via dell’eccessivo rumore, per via dell’orgoglio.

Nella lirica “Stazione metro il poeta allude ad una sorta di profezia come se la scossa per uscire dal torpore potesse derivare da un accadimento sconvolgente

E s’aprirà di nuovo il cuore/allo scrosciare dei cieli/al tuono fragoroso/dei concerti universali”.

A subire questo oltraggio dettato da una dimenticata fiducia nell’ascolto di una sub-coscienza innata da parte dell’uomo, è la Madre Terra e ogni presenza che in essa si manifesta sia da essa originata, sia legata alle creazioni dello stesso individuo; ma la Natura trova sempre il modo per ricucire le ferite essendo Lei manifesta da prima della venuta dell’uomo. In questa ottica di speranza risuonano gli ultimi versi della lirica “Le colonne e il mare” quando il poeta scrive;

“Quanta memoria nelle macerie,/nel terriccio informe e nella storia/tempo che fugge, tempo che crolla,/ma la natura è tempo ritrovato,/tempo che di morte vive/e sempre si rinnova. /Il costruito si dissolve, /perenne è ciò che è dato…/ E sullo sfondo immacolato il mare”.

Ma attraverso la riscoperta di un nuovo modo di guardare l’orizzonte dove si apre il giorno e cala la notte nella loro circolarità quali parti di un tutto, si ricontatta quell’autentica parte di sé che era all’origine. Come scrive Aldo Onorati nella prefazione:

“Il vertice di tutte le espressioni della vita è uno, indivisibile, comprendente il cielo e la terra, il bene e il male, per cui noi potremmo risorgere dalla bufera cosmica e rinascere dal cuore di un lapillo”.  E’ partendo da questo riscoprire l’armonia dei contrari con il rinnovato incontro con gli infiniti e misteriosi volti della natura che l’uomo può risorgere e come scrive sempre Onorati “riscoprirsi come un tutto, come il principio e la conclusione”.
E ancora “quando odio e amore troveranno dentro all’individuo-uno un modus vivendi” il conflitto con il proprio sé e tra il sé e egli altri sarà abbandonato lasciando nuovo spazio al quell’autenticità con cui essere parte di uno stesso respiro universale. Da sottolineare quanto affermato da Franco Campegiani:

C’è bisogno di forti scosse per abbandonare la rotta del razionalismo imperante, che tutto divide, e tornare a navigare nelle acque arcigne e vivide dell’armonia dei contrari. Occorre dar corpo a una reinvenzione possente del senso della vita”.
Franco Campegiani affianca a quest’opera poetica altri importanti pubblicazioni in campo poetico tra i quali ricordiamo: “L’ala e la gruccia” (1975),per le collane di Mario dell’Arco, “Selvaggio pallido 1956 (Carte Segrete, Rossi & Spera) con prefazione di Vito Riviello e disegni di Umberto Mastroianni, “Cielo amico” 1989 (Ibiskos) in una collana inaugurata da Domenico Rea e “Canti tellurici”2000 (Sovera Multimedia).

In molte liriche presenti in questi testi poetici si fa strada la sua riflessione sul rapporto tra l’uomo la natura, il bisogno dell’uomo di infinito che si cela nella stessa natura e ancora la ricchezza della terra dono dato all’umanità da proteggere. Citiamo il saggio filosofico “Ribaltamenti” (edito per la prima volta da David and Matthaus nel 2017 e poi nel dicembre del 2019 in una versione aggiornata da DeLuxe editore) dove è centrale il tema dell’armonia dei contrari necessaria in ogni ambito per giungere ad un perfetto equilibrio, unitamente al fatto che per superare la superficialità di oggi sia importante il risveglio del pensiero prelogico dello sciamano, del bambino che agisce con naturalezza, cosi da staccarsi da una visione autocentrica.

Ricordiamo inoltre che questa raccolta poetica di Franco Campegiani è stata protagonista dell’evento tra Poesia e Arte: “24 Artisti Dentro L’uragano” che si è svolto lo scorso ottobre 2022 a Monterotondo presso la Galleria d’arte grafica Campioli dove è intervenuto Salvatore Rondello. Gli artisti presenti in mostra -tra pittori, scultori, fotografi – che si sono ispirati alle poesie della raccolta di Campegiani hanno restituito lavori di grande forza espressiva donando nuovo respiro ai versi del poeta attraverso imprevedibili scenari di melodie emozionali che riportano ad un autentico riconoscimento di sé e dell’altro. Osservando le opere di questi artisti si è come accompagnati nell’inevitabile percorso dove passando dalla notte al giorno, dall’ombra alla luce, con quello spirito di libertà e incoscienza, si definisce quel processo di trasformazione necessario per ritrovare la propria autorealizzazione nel ricongiungimento con il proprio sé.

Silvana LAZZARINO  
da About Art on line, Roma 12 febbraio 2023



2 commenti:

  1. Un profondo, sincero e caldo augurio a Franco per questa ulteriore presentazione della sua silloge " Dentro l'Uragano" della quale do per scontato il meritato successo di lettori e di critica. Pasqualino Cinnirella

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  2. Un'altra serata di alta Poesia presso la Federazione Scrittori - FUIS - con La Silloge del caro Franco Campegiani dale note telluriche e vibranti come la sua filosofia. Grande successo del Poeta... e non poteva essere altrimenti. Ringrazio l'immensa Silvana Lazzarino per il suo articolo. Con i suoi Doni rappresenta la colonna sonora degli eventi. Abbraccio lei,. Franco e il nostro Nume Tutelare!

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