E’ partendo dai primi righi
dell’opera che si può penetrare da subito nei meandri critici del metodo
analitico di Floriano Romboli. Che cosa lo spinge alla critica? Sono la passione
l’amore e l’empatia per questa nobile arte a spingere lo scrittore a analizzare
la vita, l’arte, e e gli empatici riscontri
di questi famosi scrittori Dante, Tasso,Graf, Fogazzaro, Pardini. Sì, l’amore e
le sinestetiche inclusioni a farne l’artefice primo di questa
analisi-. Poi senz’altro è la sua saggezza,
il suo metodo a fare sì che il suo scritto scorra fluente e gentile verso la
meta.. Senz’altro non è azzardato dire che il metodo non è certamente quello (tacitiano
sine ira et studio) e, anzi qui lo scritto risente del modo di pensare e di
agire di Romboli. Tutto si fa naturale e spontaneo amabile e schietto, tutto è partecipazione,
intervento attivo e fattivo, lo scrittore
ama la letteratura, la critica, ne fa il
suo cavallo di battaglia fino a rendere chiaro il discorso partecipativo. Amare è il suo messaggio, amare e poi
amore, fino a rendere chiaro il suo scritto critico. Lo
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