A Pisa
Su una
curva dell’Arno, nel tramonto.
I colori che sfumano, la vita
sospesa
a un filo. Noi che contempliamo
l’acqua
che scorre.
Il tempo s’è fermato
sulla ruota
dell’ora, e pare eterna
la sua
viva lusinga, in cui s’avvera
la gioia
in cui credemmo. Poi vacilla.
Già la
volta traspare d’altra luce.
S’è
compiuto il miracolo. In un rosso
squarcio
di nubi ancora il sole muore.
S’accendono
i lampioni della sera.
Una bava
di vento ci trascina
verso altri
miraggi ed altri albori.
Ma l’eco
di un evento dura in noi.
Elio
Andriuoli
La poesia è molto bella per grazia, misura, profondità. Ha resistito, intatta, a ben quattro letture distanziate tra loro. Ogni lacerto poetico cospira a creare un unicum denso e compatto, un vero paesaggio dell'anima, dove abita la consapevolezza di quanto sia precaria e transeunte la condizione umana. Qui il dato esterno, passando attraverso il filtro della visione, genera nell’io poetante una pacata riflessione sulla sua situazione interiore che si conclude con la serena accettazione della vita. Un superiore equilibrio governa questi versi che si offrono al lettore con una leggerezza saggia e discreta, con la verità e venustà di un atto poetico ben incarnato.
RispondiEliminaPasquale Balestriere