Addio monti sorgenti dall'acque- ed elevati al cielo cime inuguali
note a chi è cresciuto tra voi e impresse nella sua mente non meno che
l’aspetto de' suoi familiari torrenti- de' quali si distingue lo scroscio come
il suono delle voci domestiche ville sparse e biancheggianti sul pendìo come
branchi di pecore pascenti addio! Quanto è tristo il passo di chi cresciuto tra
voi se ne allontana!
Alla fantasia di quello stesso che se ne parte volontariamente
tratto dalla speranza di fare altrove fortuna si disabbelliscono in quel
momento i sogni della ricchezza egli si maraviglia d'essersi potuto risolvere e
tornerebbe allora indietro se non pensasse che, un giorno- tornerà dovizioso
Quanto più si avanza nel piano il suo occhio si ritira disgustato e stanco da
quell'ampiezza uniforme l'aria gli par gravosa e morta s'inoltra mesto e
disattento nelle città tumultuose le case aggiunte a case le strade che
sboccano nelle strade pare che gli levino il respiro e davanti agli edifizi
ammirati dallo straniero pensa con desiderio inquieto al campicello del suo
paese alla casuccia a cui ha già messo gli occhi addosso da gran tempo e che
comprerà tornando ricco a' suoi monti…
Una mia lettura in forma di sonetto di questa pagina manzoniana...
RispondiEliminaADDIO MONTI
A voi rivolgerò tutto il pensiero
quando la sera, col respiro perso,
al rosso di un semaforo, straniero,
nella città che elude il cielo terso,
riposerò lo sguardo nel mistero
che vi lega alla vita mia attraverso
lo scroscio dei torrenti, vocìo vero
domestico ed amato mai disperso.
Oggi vi dico addio, monti stagliati
all'infinito azzurro, a cuore infranto.
Addio alle greggi e ai pizzi frastagliati.
Ma tornerò dei miei pendii all'incanto,
e comprerò coi soldi guadagnati
la casa che aspettava me soltanto.
E ancora la stessa lettura in forma di tautogramma in "A":
ADDIO ALTEZZE
Addio amate altezze
antiche acque allegre
armenti ameni addio!
Adesso adulta andrò
all'avventura altrove
avviando attività
alfin aver america.
Amaro allontanarsi!
All'arie avvelenate
ansimerò affogando.
All'adorato azzurro
andrò anelando ansiosa.
All'attimo adeguato
allora arriverò
adulta assai, agli apici
amabili agognati.
Acquisterò arrichitami
abitazione attesa,
adocchiata, aspirata
albergando appagata.
Lorena Turri
Complimenti a Lorena Turri per le sue conoscenze metriche, per le sue abilità espressive, e per i suoi puri percorsi emotivi. Due composizioni di fattura classica che mai lasceranno il loro respiro all'oblio.
RispondiEliminaProf. Angelo Bozzi
Ringrazio il prof. Bozzi per le sue generose parole.
RispondiEliminaLorena Turri