Mirella Romagnoli, Fra le
forme del tempo, Edizioni Helicon, Arezzo, Giugno 2012
…la parola può farsi colore e il colore parola
Joseph
Conrad
Nella puntualizzante introduzione
a The Nigger of the “Narcissus”, Conrad, con traguardante lucidità e
intramontata passione, teorizza una letteratura che abbia l’immediatezza della
sensazione da cui nasce: Ogni arte si rivolge principalmente ai sensi e lo
scopo artistico, quando è raggiunto, deve fare anch’esso appello ai sensi, se
il suo maggior desiderio è di raggiungere la fonte segreta delle risonanze
emotive. E ancora: C’è un legame profondo fra arte letteraria e arte
pittorica; la parola scritta deve aspirare strenuamente al colore della
pittura. Ed è solo con la totale devozione per l’unione fra forma e sostanza,
che la parola può farsi colore e il colore parola.
E colore e parola, e pittura e
poesia, e segrete immagini e intime sonorità, davvero si
rincorrono, si armonizzano, si compenetrano, fondendosi musivamente, in questa
silloge di rara compiutezza, opera alta di un’Artista completa, poetessa e
pittrice di raffinata caratura.
Che, in pienezza contemplativa e
in ricchezza compositiva, ci introduce in esploratissimi paesaggi dell’anima:
luoghi d’incontro e specchi evocatori di un senso indefinibile che tutto
sovrasta e afferra, cifrario misterioso o ignoto incantesimo(…La musica
segreta/ Di questo mio vivere ) che investe l’anima e le cose,
indissolubilmente stringendo l’una alle altre.
E il mistero dell’essere,
costantemente indagato da quest’Autrice intensa( Sogni e sconfitte/ Rivoltare
la realtà/ Luogo mentale intimo/ Mostrare il rovescio…), può giungere
talora a una tale profondità da divenire esperienza estatica, visione
ineffabile colta col fiato sospeso, iscrizione interiore, geografia intima,
personale e universale al contempo, resa viva e restituita alla “tela” della
pagina poetica.
Pagina poetica, quella di Mirella
Romagnoli, sempre condita con grazia, permeata di messaggi sotterranei,
di bagliori a fissare attimi di sospese emozioni(…Silenzi e realtà/ Idee in
immagini/ Istantanee presenze…), in un crogiolo ricco di valori e di meditazioni profonde.
Con un poetare sempre carezzante,
quasi impercettibile sussurro, così lontano dall’urlo, dalle mirabilia artificiose;
con una linea sobria- suavitas mentis- mai forzata, mai accelerata
neppure quando i registri si impennano e i codici si danno a proliferare: In
un mondo che ha rinunciato all’armonia/ che accetta l’ansia e la disgregazione/
come elementi ineliminabili dell’esistente, apertura potente di Tu,
donna, lirica dall’ampiezza poemica, paradigmatica di un dettato di
notevole aderenza fattuale, scevro da ipocrisie, rivisitato alla luce di un
vissuto sofferto, innegabilmente empatico e avvicinante.
In un dialogo ininterrotto con il
lettore, avvalorato da versi di limpida fattura e di fluente musicalità,
dall’utilizzo sapiente di differenti forme prosodiche ad assecondare le mutanti
esigenze ispirative, da una non comune perizia tecnica che prevede l’alternanza
preziosa del settenario e del senario ovvero di felici e finitissime soluzioni
ipermetriche, a tonalizzare una materia poetica generosamente vasta, intarsiata
da riproduzioni di catturante suggestione visiva.
Mosaico di ombra e di luce( …non
c’è luce senza buio…), parabola di Pensieri in immagini a farsi per
noi Magiche forme/ Qui presenti. Ora.
Il respiro di fondo, che anima e
vivifica l’intera raccolta, sostanziandola e conferendole il suo timbro
peculiare, è quindi l’anelito alla purezza, all’innocenza perdurante di un
mondo lontano. Da tale insopprimibile nostalgia, scaturisce la venerazione per
l’espressione artistica che, con modalità variate di tempo e di luogo, rende
sempre possibile un ritorno- o un avvicinamento- all’Eden smarrito( Cittadina onoraria/ Di un Eden eterno…).
Come in rito di humanitas che si rinnova, l’Arte fa
rivivere ciò che sembra cancellato e disperso, e si mostra perciò, nella sua
gratuità di bellezza stupefacente e rivelatrice, profondamente etica:
un’autentica forma di salvezza per l’anima, che non si può non amare e sognare.
Un volume ispiratissimo, un
compendio luminoso di Arti supreme. Da assaporare piano.
In danza di cuore.
Marina Pratici
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