CLIZIA
Io lo so che mi perdo
anche dentro lo specchio ristretto
di una polla sorgiva,
dove l'acqua increspata riflette
nubi a correre in cielo.
E lo so che mi annego
anche dentro il tuo sguardo di donna,
al frusciar di una gonna,
all'idea che per capo mi frulla,
a una dolce illusione da nulla.
Io lo so che mi perdo per gioco
anche dentro la trama conclusa
d'uno stralcio di sogno,
di una dolce promessa delusa.
Libreria Mezzaterra, in vetrina
mi sorride
il Montale di Lettere a Clizia,
copertina
che ripaga di rosa l'attesa
di te che ti specchi
e riflessa
mi regali uno sguardo improvviso
e un sorriso.
A ogni agosto,
quando il sole arroventa i selciati,
io risalgo quell'erta
che porta
alla Piazza Maggiore su in alto,
che indovino
dai voli impazziti di rondini
e ricerco il tuo sguardo
raddoppiato nei vetri
e mi sembri tornata
mia Clizia,
vaghissimo sogno incosciente
che porti negli occhi il prodigio
di un lampo d'azzurro
e nel riso
un'ipotesi vaga d'amore,
una dolce promessa di niente.
L’IPOTESI
CHE SIAMO
Si
può, lo so, si può provare a fare
di
questo spazio minimo nel mondo
il
nostro paradiso,
come
la stanza piccola in cui vivo,
dove
raccolgo
cimeli
vari, sfilacciati brani
di
quel tappeto magico che impiego
per
visitare i luoghi del mio sogno,
paradisi
di ciottoli raccolti
in
ogni luogo,
la
traccia sottilissima che inseguo
sul
mio sentiero.
Le
foto in seppia, a volte un po’ sbiadite,
di
visi sconosciuti ed il profumo
d’un
passato perduto,
come
il piccolo mazzo di violette
legate
con un nastro di velluto.
Si
può, lo so,
si
può non interrompere il discorso
con
quello che rimane del ricordo.
Si
può parlare con continuità,
tenere
aperto il dialogo col mondo
e
con se stessi.
Offrirsi
una parola di conforto
ogni
mattina all’ora del risveglio
per
amare di noi quello che adesso
è
come allora:
il nostro paradiso,
l’ipotesi
che siamo,
il cielo stesso.
TERRA DI PIANTO
( alla mia terra e a tutte le terre di Emigranti)
E’ genuflessa terra, questa
che piega a nord, tra le montagne e il fiume.
E’ l’aria tersa a pennellare azzurro
sui candidi merletti delle cime;
è lana grezza,
filata dalle donne nei filò,
le lunghe sere;
è come sangue il rosso dei tramonti
dei minatori dai polmoni erosi.
(La silicosi è roccia che si addensa,
è pietra che condensa intorno al cuore.)
E’ prona terra, a volte,
di solitarie donne nei paesi,
di bimbi e nonni
o eretta come i picchi
che grattano le nubi passeggere.
Io scelgo sempre chi non ha una voce,
scelgo la fame dei bambini soli,
le piaghe da decubito dei vecchi
o le parole scarne dei poeti.
Ti scelgo terra che non hai cantori
e lo farò per darti
le sole tre parole che conosco,
unite insieme a simulare un canto.
Ti chiamerò col nome che ti danno
vedove bianche, unite nel lamento,
dolente, sfortunata, genuflessa,
terra di pianto.
BIOGRAFIA MINIMA
Autore:
Rodolfo VETTORELLO
via Mosé Bianchi 79 cap. 20149
MILANO
tel 02 48016148 cell. 333 6972429
nato a Castelbaldo (PD) l’11-09-1937
Rodolfo VETTORELLO vive a Milano dal 1960. Laureato in
architettura al Politecnico di Milano con Gio Ponti ed Ernesto N. Rogers ha operato nel settore pubblico e poi nella
libera professione.
Membro di diverse Giurie di Premi Letterari tra cui:
Premio Nazionale di Poesia Lions Club Milano Duomo
Premio IPLAC “Insieme per la Cultura” di Mestre (Venezia)
Premio Nazionale di
Poesia “Micheloni” Aulla (Massa)
Concorso Artistico
Lett. Naz.“Ho diritto a …” Aulla (Massa)
Premio di Poesia Arcadia di Pitigliano (Grosseto)
Premio Letterario “Montefiore” Rimini
Premio di Poesia Giovanile “Francesca Randi” Padova
Premio Letterario “Streghetta” Milano
Concorso Lett. Naz. “Naviglio Martesana” Cassina de Pecchi
Premio Letterario Intern. “Città di Cattolica” (RN)
Premio Letterario Intern. “Città di Martinsicuro” (TE)
Ha pubblicato un Romanzo: AL DI LA’ DEL MURO Golden Press Edit. Genova nel 2007
Una Raccolta di Racconti: COSE DI DONNE G.P.
Grasso Edit. Vaprio D’Adda 2009
Circa venti Raccolte
di Poesia.
PIAGHE D’AMORE con
l’Editore Leonida di RC. e L’IPOTESI CHE SIAMO con l’Editore Ibiskos Ulivieri
di Empoli, sono le ultime pubblicate nel 2011.
VOGLIO PARLARTI ADAGIO
Editore Leonida di RC e
DISCORSO SUL METODO Editore Helicon di Arezzo sono le ultime
due Raccolte pubblicate nel 2012
E’ Socio Fondatore e Presidente del Cenacolo Letterario
Internazionale ALTREVOCI www.cenacoloaltrevoci.weebly.com
Cenacolo che bandisce il Premio Letterario
Internazionale THESAURUS
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