Maddalena Leali |
Segnaliamo
l'attribuzione del premio della critica da parte della Giuria del Premio
Pontremoli appena concluso alla raccolta di poesie Libellule rosse (Edizioni Libero di Scrivere - Genova) di Maddalena
Leali di cui copia di copertina, introduzione critica della
Professoressa Patrizia Sommella, nonché foto della targa, infine la breve
poesia "Fiume d'erba", testo introduttivo della silloge.
Fiume
d’erba
Né mai tornerà la piena.
Il vento accorda
secche sonorità
sulla scoperta pietra.
Microcosmo sconosciuto.
Libellule rosse:
nuovi barbari
senza antagonisti.
… e io sfoglio una rosa,
l’unica rimasta
a vegliare il respiro
dello stanco giardino.
Maddalena Leali
I
versi di Maddalena Leali – non facilmente
accessibili ma affatto criptici,
densi senza mai pesantezza - sono
innanzitutto inevitabili, anzi
necessari.
L’incessante
dialogo interiore ad essi sotteso
li sostanzia di verità quotidiane che diventano universali , la forma si
delinea spontaneamente secondo i contenuti,
i ritmi si adattano alla natura
del messaggio - perché quello c’è sempre
- in una successione fluida di
situazioni psicologiche e di stati d’animo che restituiscono al lettore l’integrità, pur frammentata, del suo vivere.
In un
gioco alterno dei ruoli di autrice-lettrice, Maddalena Leali si nutre di
autorevoli riferimenti, li metabolizza al punto che non possono distinguersi
dal suo pensare, e dall’humus culturale e letterario – ma non solo – trae
alimento per dare i frutti maturi di un’espressione poetica moderna, attuale eppure inevitabilmente classica,
nell’accezione più piena e anche – perché no? - sofisticata del termine.
Il
racconto di sé diventa anche storia di
un “altro da sé”, si fa mitico, e allontanandosi dall’aned-dotica parla a tutti
di tutti , scarnificando sensazioni, andando all’essenza con eleganza e rigore,
mai improvvisando ma evitando situazioni costruite o barocche . Vibrano di
autenticità “le parole preziose” di
Maddalena Leali e ogni brano, pur in sé conchiuso, sembra non finire ma anzi,
ciclicamente, riparte dal successivo e del precedente ha brandelli e tracce.
Come i giorni, i mesi e gli anni della umana esistenza. Patrizia
Sommella (Docente e critica d’arte)
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