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| Lorenzo Spurio, collaboratore di Lèucade |
Sono felice di comunicarti che in data odierna sulla rivista di cultura online "Oubliette Magazine" è stato felicemente accolto e pubblicato il "Manifesto in difesa degli intellettuali birmani" da me redatto a maggio scorso e da te sensibilmente sottoscritto. Il Manifesto, che è stato pubblicato con in calce tutti i nominativi dei firmatari, è disponibile a questo link: https://oubliettemagazine.com/2021/09/01/manifesto-a-sostegno-degli-intellettuali-birmani/
Ti chiedo, se la cosa ti pare opportuna e giusta, di condividerlo e darne ampia diffusione attraverso i tuoi canali sui social, mediante segnalazione a ulteriori intellettuali, anche inviando il link di riferimento a mezzo mail.Si tratta di una causa umanitaria della quale indecorosamente la Stampa non parla più, già di suo poco interessata al contesto internazionale quando questo è particolarmente distante da noi e ancor più in questo drammatico momento in cui tutte le attenzioni sono accentrate (pure doverosamente) sulla questione Afghanistan. Non è di certo con le parole e con manifesti come questi, che possono sembrare inadeguati a esprimere il tormento e il disagio dinanzi alle violazioni dei diritti fondamentali dell'uomo, che combatteremo i veri mali che, come in passato, attanagliano l'umanità ma credo fortemente nell'impegno che la comunicazione, se ben condotta e basata su pilastri validi, può portare avanti. Ti ringrazio, pertanto, per il tuo impegno nell'aderire convintamente alla campagna, che più che un proclama legato al momento storico-geografico al quale si riferisce, ha l'intenzione di andare oltre, a difesa della democrazia, dei diritti inviolabili, di intellettuali e civili in generale di quel Paese martoriato e, per riflesso, di ogni angolo di mondo dove persistono condizioni analoghe.
Buona serata,
Lorenzo Spurio
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