“CESARE ORSINI”
NELLA SUA 30a EDIZIONE
Note di Paolo Bassani
Si può dire che ho visto nascere questo “Premio”. Sono passati
molti anni ma questa manifestazione non è invecchiata. Anzi, ha acquisito negli
anni nuovo vigore. Questo, sicuramente, fa onore agli organizzatori ed al
Comune di Santo Stefano di Magra. Penso che parecchi poeti nazionali, grazie al
“Cesare Orsini”, abbiano conosciuto un suggestivo scorcio del nostro paesaggio:
Ponzano Superiore con la incantevole Piazza Colonna da cui si domina la parte
finale della vallata della Magra fino al mare. In Piazza Colonna è avvenuta,
anche quest’anno, la premiazione, alla
presenza del Sindaco di Santo Stefano di Magra, Juri Mazzanti, con la lettura
delle liriche premiate, declamate dall’attore Roberto Rolla.
La commissione giudicatrice, presieduta da Donatella Zanello, ha
assegnato i seguenti riconoscimenti:
Primo premio: a Giulio Dario Ghezzo, di
Venezia, con le poesie: "Chiude piano la notte" "Nella
brezza che spettina l'alba".
Secondo premio a Roberta Degl'
Innocenti, di Firenze, con le poesie:
"Fratelli" "Per Alda Merini".
Terzo premio a Stefano Peressini, di
Carrara, con la poesia:
"Alzheimer".
L'evento ha avuto grande
seguito di pubblico ed è stato allietato dalle performances di un tenore e di
un mezzo soprano accompagnati dal pianista Aliano Freudiani.
Agli amici di “Alla volta di Leucade” mi pare interessante far
conoscere l’introduzione della manifestazione, tenuta dalla Presidente
Donatella Zanello. Eccola:
Il Premio
Nazionale di Poesia “Cesare Orsini”
quest’anno giunge alla 30° Edizione, con il patrocinio dell’ Amministrazione
Comunale di S.Stefano Magra – Sindaco Dr. Juri Mazzanti ed Assessore Nicla Messora – e con la preziosa collaborazione
dell’Associazione Acomus International del Maestro Aliano Frediani e Maestro
Tatiana Kuzina per la parte concertistica e musicale - Segreteria del Premio : Laura Massari ed
Annalisa Pellegrini della Biblioteca Civica di S.Stefano Magra. Voce recitante: Roberto Rolla - Giuria: Dr.ssa Donatella Zanello, Prof.ssa
Carla Cozzani, Prof.ssa Paola
Cossu, Prof.ssa Maria Milda Ferrari,
Prof.ssa Marcella Tasso.
Questo Premio
di Poesia si iscrive nella tradizione e
nella storia di Santo Stefano Magra.
Si svolge nella corte di Palazzo Remedi, dimora storica
nell’antico borgo di Ponzano Superiore. E’ talmente importante conservare il
ricordo del passato e delle tradizioni. Voglio qui citare Giovanni Guareschi: “E se l’avvenire dell’albero e il suo
progresso verso l’alto sono sopra la terra, le radici sono sotto la terra. E
ciò significa che l’avvenire è alimentato dal passato. Guai a coloro che non
coltivano il ricordo del passato: sono gente che semina non sulla terra ma sul
cemento.”
Il premio è
intitolato a Cesare Orsini, poeta nato a Ponzano Superiore nel 1571, autore di
raccolte di elegie e di epigrammi in rima ed in versi secondo lo stile del suo
tempo. Il Premio conclude tradizionalmente la stagione degli eventi estivi
promossi dal Comune di Santo Stefano Magra.
Moltissimi poeti hanno portato qui, in questo contesto suggestivo con panorama
sulla Valle del Magra, le loro idee, i loro sentimenti, i loro sogni.
Nella poesia
troviamo tutto, la piena essenza della vita, poiché i poeti sono sempre e
comunque figli del loro tempo. La poesia nasce dal silenzio e dalla riflessione.
E’ celebrazione del sentimento nella
nostalgia dei ricordi. La poesia è fede
nella natura e nel creato. La poesia è il fine di una ricerca, il raggiungimento di una vetta. La poesia è
un salvacondotto per i luoghi dell’anima.
La
provincia della Spezia, il Golfo dei Poeti, la Lunigiana storica, la Liguria tutta ed il
Levante in modo particolare costituiscono lo scrigno di una tradizione
letteraria eccezionale. Si può parlare di “valenza poetica” della terra ligure,
a metà strada tra la Provenza
dei trovatori cantata dal Petrarca e la Firenze di Dante. Terra aspra, riservata,
pietrosa, mare e terra, Toscana al confine con le Apuane bianche di marmo, dove
Michelangelo sceglieva i blocchi per scolpire le sue opere, al confine di
Ponente la Francia
la Costa Azzurra, la Camargue, al centro dell’arco ligure la solennità ieratica
di Genova.
Nel Golfo dei
poeti, a San Terenzo, a Villa Magni, passò Byron e soggiornarono Percy e Mary
Shelley, per sei mesi, dall’aprile al settembre 1822 , fino alla tragica fine
del poeta nel naufragio della barca Ariel in mare davanti a Viareggio. Di loro
resta la memoria nei luoghi. Il 5, 6 e 7 settembre 2014 si è tenuto a San Terenzo e a
Lerici un importante convegno di Studi Shelleyani, con particolare riguardo
all’opera di Mary Shelley, scrittrice non meno importante del più celebre
marito, autrice a soli diciassette anni di Frankstein,
opera che costituisce la genesi del genere letterario fantascientifico e di
tanta filmografia. Dopo gli Shelley venne George Sand nel 1838 con Fryederyk
Chopin. Vennero poi David Herbert Lawrence e Frieda von Richthofen, sulle orme
degli Shelley e come loro in fuga dalla madrepatria. Soggiornarono a
Fiascherino e Tellaro dove ancora se ne conserva la memoria con celebrazioni e
rievocazioni. Inoltre la
Baronessa Orczy
autrice della “Primula Rossa” fu a Lerici, così Paolo Mantegazza a San Terenzo,
Sem Benelli a Villa Marigola, Attilio Bertolucci e Giovanni Giudici, Mario
Soldati a Tellaro. Tra i poeti locali
ricordiamo Paolo Bertolani e Francesco Tonelli. A poca distanza da qui, le Cinque
Terre, territorio a cui è legata indissolubilmente la figura di uno dei
maggiori Poeti del Novecento, Eugenio Montale, nato a Genova nel 1896, Premio
Nobel per la Letteratura
nel 1975, grande giornalista, che trascorse la sua giovinezza a Monterosso,
nella villa del padre Domenico.
Il mare,
la costa aspra e dirupata, stretta tra le colline e le insenature della
Liguria, sono elementi di forte ispirazione per gli scrittori e per gli
artisti.
Si può
dunque affermare che la letteratura ligure non è una letteratura “di
Liguri” ma una modalità vera e propria
di fare poesia e di fare letteratura. In questo territorio da sempre è stato
dato credito alla Poesia e basti pensare che proprio oggi, in contemporanea a
questo evento, a Lerici in Villa Marigola si sta svolgendo la 60° Edizione del
Premio LericiPea, un appuntamento culturale di rilevanza e di portata
internazionale.
La
“Liguria mentale” è dunque un luogo inaccessibile e segreto, dove la natura
stessa è protagonista, “incorporando” la parola poetica.
Voglio
citare a questo proposito proprio
Eugenio Montale da “Ossi di seppia”in
“Meriggiare pallido e assorto”: “…Osservare fra frondi il palpitare lontano di
scaglie di mare, /mentre si levano tremuli scricchi di cicale dai calvi
picchi./ E andando nel sole che abbaglia /sentire con triste meraviglia /com’è
tutta la vita e il suo travaglio/ in questo seguitare una muraglia /che ha in
cima cocci aguzzi di bottiglia.”
Che cos’
è la poesia? Per me è proprio questo, il
palpitare lontano di scaglie di mare, la triste meraviglia del viaggiatore-uomo nel mondo-vita.
Indissolubile appare il legame della poetica di Eugenio Montale con la
citata “valenza poetica” della terra ligure. La poetica di Montale, nell’ottica
della sua filosofia esistenziale e di linguaggio, si delinea nell’enigmatico e
malinconico affacciarsi, in forma scabra ed essenziale, all’avanguardia della
poesia moderna , guardando dalla concretezza orgogliosa della vita alla soglia
inarrivabile del mistero.
Con
queste premesse, lasciamo che la poesia migliori la nostra vita. Lasciamo che
faccia rinascere in noi la speranza ed aumenti la nostra consapevolezza, per
costruire una società civile che possa progredire in una cultura della pace.
Lasciamo che vi sia
sempre spazio e tempo, nelle nostre vite, per una poesia.
Donatella Zanello
ALCUNE FOTO DELLA PREMIAZIONE
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