giovedì 2 ottobre 2014

PAOLO BASSANI: "NOTE SULLA TRENTESIMA EDIZIONE DEL PREMIO CESARE ORSINI"


Paolo Bassani collaboratore di Lèucade

IL PREMIO NAZIONALE DI POESIA
“CESARE ORSINI”
NELLA SUA 30a EDIZIONE

Note di Paolo Bassani


Si può dire che ho visto nascere questo “Premio”. Sono passati molti anni ma questa manifestazione non è invecchiata. Anzi, ha acquisito negli anni nuovo vigore. Questo, sicuramente, fa onore agli organizzatori ed al Comune di Santo Stefano di Magra. Penso che parecchi poeti nazionali, grazie al “Cesare Orsini”, abbiano conosciuto un suggestivo scorcio del nostro paesaggio: Ponzano Superiore con la incantevole Piazza Colonna da cui si domina la parte finale della vallata della Magra fino al mare. In Piazza Colonna è avvenuta, anche quest’anno, la premiazione,  alla presenza del Sindaco di Santo Stefano di Magra, Juri Mazzanti, con la lettura delle liriche premiate, declamate dall’attore Roberto Rolla.
La commissione giudicatrice, presieduta da Donatella Zanello, ha assegnato i seguenti riconoscimenti:

Primo premio: a Giulio Dario Ghezzo, di Venezia, con le poesie: "Chiude piano la notte"  "Nella brezza che spettina l'alba".
Secondo premio  a Roberta Degl' Innocenti, di Firenze, con le poesie:  "Fratelli"  "Per Alda Merini".
Terzo premio a Stefano Peressini, di Carrara, con la poesia:
"Alzheimer".
 L'evento ha avuto grande seguito di pubblico ed è stato allietato dalle performances di un tenore e di un mezzo soprano accompagnati dal pianista Aliano Freudiani.

Agli amici di “Alla volta di Leucade” mi pare interessante far conoscere l’introduzione della manifestazione, tenuta dalla Presidente Donatella Zanello. Eccola:

Il Premio Nazionale di Poesia “Cesare Orsini quest’anno giunge alla 30° Edizione, con il patrocinio dell’ Amministrazione Comunale di S.Stefano Magra – Sindaco Dr. Juri Mazzanti ed Assessore Nicla Messora – e con la preziosa collaborazione dell’Associazione Acomus International del Maestro Aliano Frediani e Maestro Tatiana Kuzina per la parte concertistica e musicale -   Segreteria del Premio : Laura Massari ed Annalisa Pellegrini della Biblioteca Civica di S.Stefano  Magra. Voce recitante: Roberto Rolla -  Giuria: Dr.ssa Donatella Zanello, Prof.ssa Carla Cozzani,  Prof.ssa Paola Cossu,   Prof.ssa Maria Milda Ferrari, Prof.ssa Marcella Tasso.
            Questo Premio di Poesia  si iscrive nella tradizione e nella storia di Santo Stefano Magra.
Si svolge nella corte di Palazzo Remedi, dimora storica nell’antico borgo di Ponzano Superiore. E’ talmente importante conservare il ricordo del passato e delle tradizioni. Voglio qui citare Giovanni Guareschi: “E se l’avvenire dell’albero e il suo progresso verso l’alto sono sopra la terra, le radici sono sotto la terra. E ciò significa che l’avvenire è alimentato dal passato. Guai a coloro che non coltivano il ricordo del passato: sono gente che semina non sulla terra ma sul cemento.”
        Il premio è intitolato a Cesare Orsini, poeta nato a Ponzano Superiore nel 1571, autore di raccolte di elegie e di epigrammi in rima ed in versi secondo lo stile del suo tempo. Il Premio conclude tradizionalmente la stagione degli eventi estivi promossi dal Comune di Santo Stefano Magra.  Moltissimi poeti hanno portato qui, in questo contesto suggestivo con panorama sulla Valle del Magra, le loro idee, i loro sentimenti, i loro sogni.
         Nella poesia troviamo tutto, la piena essenza della vita, poiché i poeti sono sempre e comunque figli del loro tempo. La poesia nasce dal silenzio e dalla riflessione. E’ celebrazione del sentimento  nella nostalgia dei ricordi.  La poesia è fede nella natura e nel creato. La poesia è il fine di una ricerca,  il raggiungimento di una vetta.  La poesia è  un salvacondotto per i luoghi dell’anima.
               La provincia della Spezia, il Golfo dei Poeti, la Lunigiana storica, la Liguria tutta ed il Levante in modo particolare costituiscono lo scrigno di una tradizione letteraria eccezionale. Si può parlare di “valenza poetica” della terra ligure, a metà strada tra la Provenza dei trovatori cantata dal Petrarca e la Firenze di Dante. Terra aspra, riservata, pietrosa, mare e terra, Toscana al confine con le Apuane bianche di marmo, dove Michelangelo sceglieva i blocchi per scolpire le sue opere, al confine di Ponente la Francia la Costa Azzurra, la Camargue, al centro dell’arco ligure la solennità ieratica di Genova.
           Nel Golfo dei poeti, a San Terenzo, a Villa Magni, passò Byron e soggiornarono Percy e Mary Shelley, per sei mesi, dall’aprile al settembre 1822 , fino alla tragica fine del poeta nel naufragio della barca Ariel in mare davanti a Viareggio. Di loro resta la memoria nei luoghi. Il 5, 6 e 7 settembre 2014 si è tenuto a San Terenzo e a Lerici un importante convegno di Studi Shelleyani, con particolare riguardo all’opera di Mary Shelley, scrittrice non meno importante del più celebre marito, autrice a soli diciassette anni di Frankstein, opera che costituisce la genesi del genere letterario fantascientifico e di tanta filmografia. Dopo gli Shelley venne George Sand nel 1838 con Fryederyk Chopin. Vennero poi David Herbert Lawrence e Frieda von Richthofen, sulle orme degli Shelley e come loro in fuga dalla madrepatria. Soggiornarono a Fiascherino e Tellaro dove ancora se ne conserva la memoria con celebrazioni e rievocazioni. Inoltre la Baronessa  Orczy autrice della “Primula Rossa” fu a Lerici, così Paolo Mantegazza a San Terenzo, Sem Benelli a Villa Marigola, Attilio Bertolucci e Giovanni Giudici, Mario Soldati a Tellaro.  Tra i poeti locali ricordiamo Paolo Bertolani e Francesco Tonelli. A poca distanza da qui, le Cinque Terre, territorio a cui è legata indissolubilmente la figura di uno dei maggiori Poeti del Novecento, Eugenio Montale, nato a Genova nel 1896, Premio Nobel per la Letteratura nel 1975, grande giornalista, che trascorse la sua giovinezza a Monterosso, nella villa del padre Domenico.
                Il mare, la costa aspra e dirupata, stretta tra le colline e le insenature della Liguria, sono elementi di forte ispirazione per gli scrittori e per gli artisti.
               Si può dunque affermare che la letteratura ligure non è una letteratura “di Liguri”  ma una modalità vera e propria di fare poesia e di fare letteratura. In questo territorio da sempre è stato dato credito alla Poesia e basti pensare che proprio oggi, in contemporanea a questo evento, a Lerici in Villa Marigola si sta svolgendo la 60° Edizione del Premio LericiPea, un appuntamento culturale di rilevanza e di portata internazionale.
                La “Liguria mentale” è dunque un luogo inaccessibile e segreto, dove la natura stessa è protagonista, “incorporando” la parola poetica.
                La Liguria è venerata dai poeti come una terra dell’immaginario, dove la natura fa da tramite alla comprensione dell’amaro destino dell’uomo.
                Voglio citare a questo  proposito proprio Eugenio Montale da “Ossi di seppia”in “Meriggiare pallido e assorto”: “…Osservare fra frondi il palpitare lontano di scaglie di mare, /mentre si levano tremuli scricchi di cicale dai calvi picchi./ E andando nel sole che abbaglia /sentire con triste meraviglia /com’è tutta la vita e il suo travaglio/ in questo seguitare una muraglia /che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.”
                 Che cos’ è la poesia? Per me è proprio questo, il palpitare lontano di scaglie di mare, la triste meraviglia del viaggiatore-uomo nel mondo-vita.
                 Indissolubile appare il legame della poetica di Eugenio Montale con la citata “valenza poetica” della terra ligure. La poetica di Montale, nell’ottica della sua filosofia esistenziale e di linguaggio, si delinea nell’enigmatico e malinconico affacciarsi, in forma scabra ed essenziale, all’avanguardia della poesia moderna , guardando dalla concretezza orgogliosa della vita alla soglia inarrivabile del mistero.
                 Con queste premesse, lasciamo che la poesia migliori la nostra vita. Lasciamo che faccia rinascere in noi la speranza ed aumenti la nostra consapevolezza, per costruire una società civile che possa progredire in una cultura della pace.
    Lasciamo che vi sia sempre spazio e tempo, nelle nostre vite, per una poesia.
                                                                    Donatella Zanello


ALCUNE FOTO DELLA PREMIAZIONE








 
     
                                                                                                                            





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