Paolo Bassani collaboratore di Lèucade |
Con viva
emozione ho appreso che alla mia poesia “Nel libro dei poeti” era stato
assegnato il premio della Giuria nella 31a edizione del Premio Cesare Orsini. Desidero
spiegare il perché. Nella citata poesia ho voluto ricordare l’amicizia che mi
ha legato a due cari Poeti della nostra terra:
ORESTE
BURRONI e VASCO BARDI
“L’amicizia
non ha una sola stagione per fiorire, ma vive oltre le stagioni e il tempo”. Sì,
nella poesia ho voluto ricordare questa verità.
RICORDO DI
ORESTE
La sua
passione per la poesia e per la terra di Lunigiana ha contrassegnato il suo
percorso artistico che trovava nei valori dello spirito il suo fondamento. Tra
questi, la generosa disponibilità all’impegno nel diffondere la cultura, attraverso
la pubblicazione delle sue opere (tra cui il “Cantico della Lunigiana”),
ma anche attraverso altre numerose iniziative. Basta ricordare il progetto “Io
mi formo” dell’Assessorato della Pubblica Istruzione del Comune della
Spezia, gli incontri letterari come quello tenuto a Casa Massà, i Premi
letterari nazionali di cui è stato autorevole collaboratore (tra cui il Premio
letterario Internazionale “Frate Ilaro del Corvo”). Nondimeno, i
suoi “Incontri d’arte”, trasmessi per anni dall’emittente televisiva “Tele
Apuania” di Pontremoli, furono molto seguiti ed apprezzati.
RICORDO DI VASCO BARDI
Lo voglio ricordare
riprendendo alcune note dell’autrice
Donatella Zanello, tratte da “Sala Culturale CarGià”:
…“Vasco
promuoveva numerosi eventi ed iniziative sportive e culturali sul territorio,
pertanto molti hanno potuto apprezzare la sua generosità, sincerità e
sensibilità.
Ha pubblicato numerosi libri:
“Donne”,“Il
circolo delle stelle”,“Lo spirito di Shelley nel Golfo degli Dei”, “Nonno
Ettore”, “Il cadere lieve delle stelle”.
L’amicizia sincera, l’insegnamento e l’incoraggiamento che Vasco ha dato a
tutti coloro che si avvicinavano al mare ed alle attività sportive ad esso
legate, la forza che sapeva trasmettere a tutti noi che con lui abbiamo
condiviso la passione per lo studio, la pittura e la poesia, ecco, sono tutte
cose che restano, restano e si rinnovano, nonostante la caducità della vita e
nonostante il dolore.
Vasco sapeva quanto la bellezza espressa attraverso l’opera d’arte possa essere
salvifica, misteriosa e contraddittoria, come la vita. Era persona estremamente
sensibile e generosa.
L’opera poetica e culturale di Vasco, la sua storia umana ed il suo percorso
artistico e spirituale restano nel Golfo dei Poeti, dove si sentiva “libero e
prigioniero”.
Le parole delle sue poesie si diffondono nel giro delle cose, viaggiano
lontano, sul mare azzurro del Golfo, come vento di inesauribile ispirazione”.
Li ho voluti ricordare
con questa poesia:
NEL LIBRO
DEI POETI
Quando cala
il silenzio della sera
dopo un
giorno assolato dell’estate
amo
stendermi e volgere lo sguardo
verso il
bosco in attesa d’un sussurro
profumato
d’incenso e di frescura.
Una pace
solenne a poco a poco
addolcisce
la mente e si fa invito
a sfogliare
le pagine d’un libro.
Ritrovare lo
scritto d’un amico
è rivivere
insieme come in sogno
l’armonia di
suoni e di pensieri.
Col suo
canto della Lunigiana
Oreste nei
sentieri m’accompagna:
mi fa da guida
in questa terra antica
di castelli,
di stele e di memorie.
Vasco,
invece, lì a Lerici m’invita
per donarmi
una gita in barca
innalzando
la sua vela al vento
nell’incantato
golfo dei poeti.
E’ bello
rincontrare un caro amico,
dialogare
con lui come in passato,
ritrovare
nel fremito d’un verso
l’anima sua
viva come allora.
Paolo Bassani
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