Mi ritrovai solo...
Mi
ritrovai solo quel giorno
e altri infiniti giorni ancora,
né una vena s'aprì per dare spazio
al fluire di questo amaro sangue,
né amor mi fece scudo
ché il tempo non rinnova
l'albero piagato sulla riva
che i rinsecchiti rami esala
tristi e lievi nel vento
per quell'ermetico riflesso
che li specchia nell'acque.
Lieve tristezza m'accompagna
con i suoi suoni, e s'allontana
mentre ritorni e mi riprendi,
rifugio di segreti e di silenzi,
morte di terra e coni d'ombre
ove in continuo affondo
e l'anima assetata ancor sospira.
né una vena s'aprì per dare spazio
al fluire di questo amaro sangue,
né amor mi fece scudo
ché il tempo non rinnova
l'albero piagato sulla riva
che i rinsecchiti rami esala
tristi e lievi nel vento
per quell'ermetico riflesso
che li specchia nell'acque.
Lieve tristezza m'accompagna
con i suoi suoni, e s'allontana
mentre ritorni e mi riprendi,
rifugio di segreti e di silenzi,
morte di terra e coni d'ombre
ove in continuo affondo
e l'anima assetata ancor sospira.
Non
più odo la tua voce
Non
più odo la tua voce,
quel
raggio di sole e di cielo
che
si fermava sui muri,
si
adagiava su un'ombra sopita
in
questa ora in cui
dormono
i cuori
sepolti
nella pietra
tra
incomprensioni e silenzi
dai
mutevoli volti, adagiati
sul
buio ingannevole,
privati
dei suoni
che
si schiudono
ai
sospirati abbandoni.
Per
me si è fatta sera
ascoltando
l'abisso
dell'ultimo
palpito della terra
devastata
e oscura
ove
germogliano i semi
che
danno un volto alla vita,
or
che mi sei più lontana.
Claudio Vicario
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