Benito Sablone |
Il deserto è una laguna
dove annega la logica del tempo
e i morti risorgono
con la polvere addosso e le camicie
con ricchi polsini di stelle
Nelle poche caverne
un dio si nasconde che deve ancora nascere
e va e viene
con modi eleganti e poche parole
Eppure la sua impazienza
si legge nel silenzio
nel leggero strusciare delle suole
nella polvere ardente
che attraversa i raggi del sole
DA: Benito Sablone: L'ANGELO DI REDON (1989 - 1996) Edizioni Tracce. Pescara. 2000
Ho sentito parlare per la prima volta di Benito Sablone nei primi anni Settanta, e già allora era un nome ben noto agli addetti ai lavori e agli appassionati di poesia. La quale si rivela sobria nei toni e nuova nelle immagini, vivida negli affetti e raffinata nella verbalità.
RispondiEliminaPasquale Balestriere
Una lirica, questa di Benito Salone, che ci riconcilia con la bella poesia, che ci regala il brivido della sofferta, misteriosa attesa di qualcosa, di Qualcuno capace di svelarci l’arcano, l’inconoscibile che si cela “nella polvere ardente / che attraversa i raggi del sole”.
RispondiEliminaUmberto Vicaretti