Da: L’Angelo
di Redon (1989 – 1996). Edizioni Tracce. Pescara. 2000. Pg. 144
Abitavo
la luce
deliravo
in sensi sconosciuti
partiva
da me
o
chissà da dove
un
aereo plasma incandescente
fuso
in questa forma
che ad
altre riconduce
- mi
attardo
in un
destino provvisorio
Per la
nascita
furente
sono – e le antiche porte
d’avorio
e di corno
sono
precluse
fino
alla morte
Benito
Sablone
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