Bonifacio Vincenzi: Le bambine di Carrol. Lierto Colle Editori. 2015
LA
NUOVA RACCOLTA DI POESIE DI BONIFACIO VINCENZI
A poche settimane dall’uscita dell’ultima
raccolta di poesie di Bonifacio Vincenzi, Le
bambine di Carroll (LietoColle),
tantissime sono le recensioni uscite che ne sottolineano il valore.
“Nella nuova opera poetica di
Bonifacio Vincenzi, Le bambine di Carroll , - scrive la scrittrice padovana Lucia Gaddo
Zanovello - sono numerosi i versi che trovo memorabili. Questo perché essi sono
suggestivi di riflessioni utili a soffermarsi ancora una volta sulle questioni
fondamentali dei processi d’identificazione e di riconoscimento di sé e degli
altri, sul fine ultimo dell’esistere e sulle inquietanti domande da porre al
mistero della vita e della morte.”
Per l’intellettuale napoletano
Antonio Spagnuolo, invece, la silloge di
Vincenzi è “una raccolta serrata ,
ricca di contenuti , con qualche spunto filosofico che illumina alcuni
passaggi. Le figure si inseguono con colori variegati e sorprendenti. Il suo è
un verso secco che rincorre il ritmo senza riuscire a fermarlo. “
Molto bella e significativa la vision e della
scrittrice vicentina Cinzia Ceriani che così si esprime:
“ Anelare alla vita; la concezione della realtà
che si fa poesia, senza censure, ma semplicemente attraverso concetti
racchiusi, custoditi e appena velati da metafore; una realtà che inizia a
dipanarsi davanti agli occhi delle persone attente che chiedono a Dio il
perché. Il perché di ciò che vedono e sentono, di ciò che percepiscono, della
malinconia del vivere e del desiderio di un qualcosa che possa finalmente
riempire l’anima, nel bene o nel male. Si legge d’un fiato la breve ma intensa
raccolta poetica di Bonifacio Vincenzi, poeta calabrese autore di numerose
pubblicazioni, liriche e narrative...”
Concludiamo questa brevissima
carrellata con ciò che ha scritto il presidente dell’Istituto Culturale della
Calabria Oreste Bellini:
“ Incontro
immediato con un’atmosfera che chiamiamo
“ Vita”, dimensione
in movimento, visibile e concreta , calda e avvolgente, evanescente. Ritmo trascinante
che colora il pensiero , la riflessione ora chiara ora ermetica,
ora abbagliante ora sfocata. Nessuna
certezza ma movimento , movimento e ancora movimento. Sospensione tra soggettività e universalità
ma vitale nutrice del tempo di ognuno di noi, sospensione di unità di spazio,
di tempo, di relazioni, di fantasie, di esperienze. Bonifacio Vincenzi ferma
e porge a tutti noi le caratteristiche di un mondo interno , ci sussurra la dimensione muta e senza senso
comprensibile della storia ,
rappresenta, in modo pacato proprio di chi ha saggezza maturata e mutuata dall’esperienza, il rapporto profondo della e
sulla natura umana, sulla sua mistica
bellezza e sul dinamico e
inarrestabile senso in un continuo
movimento.”
Sono solo alcuni dei
tantissimi contributi critici su questa raccolta che per gli appassionati di
poesia non potrà mancare nelle letture estive sotto l’ombrellone.
LietoColle:
POESIE
DAL TESTO
Il sole del presente
Ogni
tipo di emozione
odio
compreso
passa
nell’alternarsi
di
legami e rotture
di dolcezze e violenze
di fiducia e disperazione
Di
istante in istante
ognuno
crea la sua realtà
se ne
fa scudo
garantisce
nella sua piccola isola
solitudini e silenzi
Per
soffrire si toglie
senso
alle parole
nessun
canto struggente
nessuna
aura avvolgente
ma
specchi rotti
in cui
ripassano pezzi
di
ricordi che oscurano
il
sole del presente
Un
pugno chiuso
Chiusi
nello stesso cerchio
oppressi
nessuno
nemmeno Dio
può
farci qualcosa
Un
pugno chiuso
un
cielo e un mare di carta
ognuno
ha il suo sole
e la
sua luna, la propria alba
Ognuno
ha il suo tramonto,
ciascuno
l’addio ai ricordi ai sogni
un Cristo
pentito torna ogni notte
sulla
terra, e grida
Pane
di sole
Un
camminare di assenti
un
pensiero al passato
di qua
dello specchio
La
vita offre a se stessa,
lo
spettacolo di sé
rimane
in sospeso
La
realtà si lega
al
tempo che si consuma
diventa
pane di sole
Ti
prego, vita, ritorna a cantare
da
quella bocca
che
non conosce il canto
Durante
il viaggio
Rimani
qui
nutriti
ancora di desideri
appaga
pure le tue ambizioni
Puoi
anche illuderti
che la
felicità nell’attesa
sia
un’aspirazione
Ma non
sprecare pensieri
intorno
a faccende
troppo
profonde
Ricordati
sempre
la
spietatezza del destino
contro la sensibilità del viaggio
contro la sensibilità del viaggio
Nessun commento:
Posta un commento