Non
conosco le voci
ma salutano
il Sole questi canti
mattutini.
Appartengono
al coro
degli amanti.
Sono la civiltà
della
luce e del calore.
Resta
da solo
l’uomo
se
neppure con il pensiero
s’aggrappa
alla speranza.
Copre,
una nuvola,
per un
secondo il cielo.
Attimi
di paura.
Ma qualcuno
si avvicina,
lo
sento canticchiare
in
lontananza.
Sandro Angelucci
E' l'alba. Mille voci salutano il sole e s'innalza il coro della vita, della vera intelligenza, dell'immensa festa universale. Soltanto l'uomo si chiude in se stesso, morso da un veleno mortale. Sgomento, paura, terrore... ma l'amica speranza è pronta per aprire un varco nel buio del suo cuore.
RispondiEliminaFranco Campegiani
La "civiltà della luce e del calore" sono i poeti.
RispondiEliminaGarcia Lorca diceva: "La poesia non cerca seguaci, cerca amanti" e come gli amanti, dopo una notte d'amore e non di dolore, di paura e di terrore, al mattino sono radiosi e canticchiano.
Lorena Turri
Grazie di questo dolce messaggio di speranza
RispondiEliminaGiusy Frisina
La speranza che arriva con la luce e il canto della vita a donarci la forza di sollevare lo sguardo al cielo.
RispondiEliminaUna bella poesia che avvolge con la sua duplicità di forza e delicatezza.
Francesco
Se esiste un Maestro nell'arte di seminare speranza è il mio carissimo amico e grande Artista Sandro Angelucci.
RispondiEliminaQuel 'qualcuno che si avvicina' è il giorno nuovo, un giorno che, come gli uccelli in amore, dobbiamo saper costruire, per meritare un domani che sia nido di pace per i nostri figli. Si potrebbe cominciare ad ascoltare quel canto spegnendo le televisioni....
Grazie, amico mio!
Maria Rizzi