Franca Maschio
SENTIMENTO E INCISIVITÀ
Guido Miano Editore, 2019
mianoposta@gmail.com
“Ci sazieremo Signore
contemplando il tuo volto”
dal Salmo 16 (17)
La pittrice Franca Maschio, nel libro d’arte
Sentimento e Incisività, edito con gran cura da Guido
Miano, offre alla nostra vista di lettori alcune delle sue opere più rappresentative.
Le opere proposte, coprono un lasso di tempo che va dal 1970 al 2004 e toccano
di volta in volta, un genere piuttosto composito che spazia dalle vedute paesaggistiche
al figurativo moderno, dal ritratto, all’arte sacra. Opportuna quindi e molto
funzionale alla comprensione e allo studio di questa delicata pittrice, la
suddivisione del testo in sette sezioni che, come sette stanze di un museo, accolgono
le opere suddivise per temi. È attraversandole, l’una dentro l’altra, che ci
introduciamo nella conoscenza di un labirinto poetico e spirituale rivelatore
di un percorso evolutivo ed artistico che Franca Maschio, nell’arco degli anni, ha
compiuto alla ricerca della bellezza. Della sacralità e della perfezione nell’
arte.
La prima stanza Animali
è dedicata ad olii che riproducono in ambiente campestre la Mucca al pascolo, il Cavaliere
della perdonanza, Le pannocchie,
caricate su un carro da lavoro trainato da cavallo e guidato da un carrettiere
visto di spalle. L’ultima opera è infine Il cavallo,
splendido e nero dalle sottili ed eleganti caviglie. Un’energia calda e potente
emana da queste forme animali. Esse sembrano appositamente tratteggiate dalla
pittrice per trasmettere pace e serenità bucolica all’osservatore. Si ha l’impressione
di essere introdotti in un mondo dove l’uomo e l’animale possano insieme
sostenersi progredire nell’immensità dell’Anima
mundi.
La seconda stanza dedicata a Chiese e Funzioni Religiose, raccoglie alcuni olii su
tela la cui vista, nonostante il limite della riproducibilità su carta,
trasmette per intero intense emozioni, legate a luoghi e tradizioni popolari
della terra d’Abbruzzo, assai cara a Franca Maschio. Qui si gode della
brulicante luce di Ceri Accesi , di Chierichetti che provano a cantare o del
brusio che rimane nelle orecchie assistendo al passaggio di un corteo in Processione. Atmosfere antiche che
misurano il tempo che passa e si fermano rarefatte sull’opera Consacrazione o nelle ambientazioni
prospettiche e luminose della Basilica di
Santa Maria di Collemaggio e della Chiesa
di San Marciano de’ L’Aquila.
La terza stanza Children,
assai singolare, accoglie ritratti di sei bambini appena nati o forse mai nati
che mostrano occhi che tutto vedono e niente guardano. Indifferenti a gioielli
e corone che pure indossano, quasi a dirci che tutto poteva essere in bellezza,
ricchezza e vita e nulla è stato. Sorge in questa stanza la riflessione
evangelica “E chi accoglie anche uno solo
di questi bambini in nome mio, accoglie me.” (Mt. 18,5). Franca Maschio ci
riconduce con grande tenerezza al valore immenso della vita e alle infinite
potenzialità che essa può offrire, contro la sofferenza creata per ogni piccola
vita soppressa o negata.
La quarta stanza è dedicata a Gruppi di persone ed è tutta ambientata in luoghi
reali che l’artista ha osservato, ben conosciuto e amato. Le opere di questo
gruppo, riproducono persone in momenti della vita quotidiana, come ad esempio
in Ritrovarsi e in Ricordi
o in Gente di paese, dove possiamo osservare, gruppetti
di paesani che si incontrano in piazza o sui gradini di una chiesa per attendere
il tempo che passa o per godersi l’ultimo Sole d’inverno.
Ancora oggi queste semplici azioni, caratterizzano una sorta di liturgia
quotidiana, fatta di attese inoperose e lente, di qualche paesino di provincia.
Al ritorno dai campi invece ci proietta in
un’altra dimensione dello spirito. La pittrice in quest’opera, mostra la sua
grande capacita di penetrare la natura e l’esperienza quotidiana e faticosa del
lavoro campestre. Il lavoro è sacro nobilita l’uomo: il suo spirito e la sua
persona. Il messaggio è chiaro. I cinque braccianti, terminata la loro opera, tra
due sponde di spighe tornano a casa. Il loro passo è lento quanto inesorabile.
La loro casa è la Luce e noi possiamo osservarla in quel centrale e soffuso
biancore che illumina, sullo sfondo, tutta l’opera. Franca Maschio qui
trasmette all’osservatore tutta la sua potenza nel saper ricavare anche dalla
faticosa realtà, emozioni forti e profonde, la capacità di affinarle e
sublimarle sino a trasmetterle poi attraverso immagini pittoriche condensate e
ricche di intensa capacità narrativa.
La quinta stanza che si attraversa in “Sentimento e Incisività”, si intitola Manichini. Franca Maschio ci trasporta in questa
sezione in un mondo rappresentativo dell’attuale società. L’artista ne coglie i
più vacui aspetti rappresentandone ipocrisia e finzione ben tratteggiata da
statici manichini che tanto somigliano alla moderna umanità. Invidia
individualismo omologazione tutto questo per poter essere parte di una moderna
società che sembra aver dimenticato sentimento e appartenenza. Elevato in
questa sezione, è il sentimento della solitudine che assale l’osservatore in
modo potente. Le figure umane, appaiono simili ad automi in interminabile solitaria
attesa di un Dio che finalmente azioni il comando che le renda vive.
La sesta stanza Paesaggi
sembra volerci indicare la necessità dell’uomo di ritornare all’originario
equilibrio, attraverso gli infiniti orizzonti che la natura apre davanti ai
nostri occhi. In questa sezione l’armonia del creato si respira in ogni opera.
La pittrice stessa la ricerca con tratti leggeri e luminosi che donano
trasparenze inaspettate al racconto di ambienti marini come in Ali di farfalle o in La
risacca, ma anche alle immagini di paesaggi campestri, come in Mare verde o in Ochette
e contadino. Il tempo e la luce sembrano fermarsi alla vista, in
lontananza di piccoli paesi di montagna. L’effetto è sempre lo stesso: le opere
di franca Maschio sembrano farsi osservare attraverso la luce di uno specchio
incanto, dove l’uomo prima o poi incontra se stesso.
Non è un caso allora che la settima
stanza raccolga Ritratti e Personaggi per raccontarci la
giovinezza e le fatiche dell’uomo come in Vent’anni
e Mani operose. Ma anche i pensieri e le preoccupazioni
di uomini e donne che guardano basso, nascondendo gli occhi rifugiati nelle
loro preoccupazioni come in Pensieroso
o in Amore materno. Limpidezza ed onestà
traspare in questi ritratti che ci parlano di un ‘umanità che può e deve
ritrovarsi con l’amore, il lavoro, l’energia speciale dei giovani sotto il
manto comprensivo di Maria
la più grande delle madri.
Franca Maschio,
ci ha donato un testo meraviglioso, in cui a ben pensare, si può non solo
vedere la corsa del tempo che passa, ma se ne sente, in verità, anche respiro
lieve, costante, inarrestabile e luminoso. Poiché la sua pittura è di luce. Le
immagini delle opere proposte, ci parlano anche della sua vita, dedicata alla
continua ricerca artistica e insieme spirituale e capace per questo di
rivelarci l’umana tensione verso la perfezione. Tutto ciò la Maestra Maschio ci
trasmette, non solo nel gesto pittorico e nell’uso di un’attenta cromia, ma
soprattutto nel comunicare un messaggio di profonda intima visione dello
Spirito. In tale visione la sua arte diventa sacra e per questo capace di
nobilitare ogni attività umana ogni sentimento ogni emozione tesa com’è a
disvelare nella bellezza il Volto Santo di Dio.
12.11.19 Anna Castrucci
Nessun commento:
Posta un commento