Poesia di Nadia Milone iviataci da Maurizio Donte, collaboratore di Lèucade.
Veramente bella!
Maurizio Donte,
collaboratore di Lèucade
Non so perché ci sia silenzio in me,
ed io non senta che vuoto e torpore,
e aspetti il scivolare delle ore
sopra le mie domande, ed i miei se.
Annego nella pioggia le parole,
ricadono sui frutti già maturi,
e nessuno c'è mai che se ne curi,
si attende solo che ritorni il sole.
Ma il cielo piange ancora, non ha sosta,
come un'anima stanca, e senza voce,
che porta addosso il peso di una croce,
e a cui viene negata una risposta
sulla ragion del vivere e morire
per una goccia, e per noi del soffrire.
(Nadia Milone)
Io la trovo magnifica.
Un caro saluto
Maurizio Donte
S', è davvero una bella poesia. Ricca di pathos e di maturità di pensiero, una buona scelta lessicale, armonici i versi che denotano anche conoscenza dell'uso della metrica. Complimenti a Nadia Milone e al suo maestro Maurizio Donte.
RispondiEliminaEdda Conte.
Nadia non riesce a rispondere, ringrazio io, per lei
RispondiEliminaGrazie Maurizio per questa sorpresa, infinite grazie anche al professor Pardini per avermi ospitata e ad Edda Conte per lo splendido commento.
RispondiEliminaSì, Maurizio, è davvero magnifica questa lirica di Nadia Milone, che non ho l'onore di conoscere, che scivola melodiosa dinanzi agli occhi del lettore proprio come 'le ore' della Poetessa 'sopra le sue domande, ed i suoi se'. Perfetto l'uso della metrica, e non potevo avere dubbi, visto che l'hai scelta tu, amico mio, che del metro classico sei cultore infaticabile. Splendida l'Opera a livello contenutistico, sembra di vederlo:
RispondiElimina"il cielo (che) piange ancora, non ha sosta,
come un'anima stanca, e senza voce,
che porta addosso il peso di una croce".
Forza espressiva, calore, pathos e infinita sensibilità. Grazie a entrambi di tanto Dono! Un abbraccio. '
Vedo solo ora il Suo commento, Maria Rizzi... ne sono onorata. Grazie.
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