Verde
Il verde che sconcerta
è quel che inesauribile
imperversa
d'in fra le crepe di ogni roccia
cruda
Prevale e poi s'innesta
sbucando da una tegola sbilenca
vestendo qualche croce troppo
nuda od una staccionata rugginosa
Nel corso di ogni lenta
passeggiata
esplode di una forza tutta
acerba
e questo nonostante
l'asfalto e la rotaia
non diano confidenza alla
speranza
Dell'Eden che ci spetta
è l'ultimo Ermocolle che ci
resta
che almeno ci orizzonta nella
vita
Perciò noi permettiamo ci
ferisca
con la sua più efferata
tenerezza
Carissimo Nazario
resisti resistiamo
un po' come riusciamo in questa
vita
anche se ammetto che dalla
poesia
la marcia in più
me la sarei aspettata
che so una certa fratellanza
nuova
e salda e forte ed altra
che sappia andare oltre ogni
emergenza .
manca una voce solida nell'aria
magari sotto forma di video
conferenza
Tu te la sentiresti di
parlarci
di accoglierci o riunirci sotto
l'ala?
Raccogli la mia sfida?
Un' ala non si neghi a chi ne
chieda
in tempo di bufera di buio e di
tempesta
anita
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