Grazie Paolo. Occorre la virtù della sottrazione, che lei possiede in modo evidente, per invocare il 'seme della pace'. I suoi versi apparentemente semplici soffiano sul vento assordante delle bombe e delle parole per chiedere a tutti, ai governanti, ai russi, a noi stessi di innalzare un unico vessillo e di crederci. Sull'onda del suo dire mi sento meno smarrita e meno colpevole. La ringrazio e la saluto affettuosamente.
Caro Paolo, l'ansia di pace e di concordia è sempre viva in noi, ora lo è di più e sapere che questa è ora un'attenzione di tutti e di tanti amici rincuora e accentua la speranza, A presto Ignazio
Grazie Paolo. Occorre la virtù della sottrazione, che lei possiede in modo evidente, per invocare il 'seme della pace'. I suoi versi apparentemente semplici soffiano sul vento assordante delle bombe e delle parole per chiedere a tutti, ai governanti, ai russi, a noi stessi di innalzare un unico vessillo e di crederci. Sull'onda del suo dire mi sento meno smarrita e meno colpevole. La ringrazio e la saluto affettuosamente.
RispondiEliminaCome sempre, bravo Paolo. Fuori da ogni retorica e inflazionata solidarietà. Un caro abbraccio
RispondiEliminaSandro Angelucci
Caro Paolo, l'ansia di pace e di concordia è sempre viva in noi, ora lo è di più e sapere che questa è ora un'attenzione di tutti e di tanti amici
RispondiEliminarincuora e accentua la speranza, A presto Ignazio