Una
crestomazia di grande portata letteraria coordinata da Luca Ariano e Giancarlo
Baroni. TESTIMONIANZE DI VOCI POETCHE,
il titolo. Il libro, ictu oculi, appare ben fatto e editato con cura dalla Casa
Editrice puntoacapo, di Pasturana (AL).
22 i poeti presi in considerazione e di ciascuno una nota
bio-bibliografica introduttiva e 5
poesie. Scorrendo, l’attenzione cade su poeti ormai antologizzati, che vantano
curricula di tutto rispetto, impreziositi da varie pubblicazioni e diverse presenze
critiche. Luca Ariano, ad esempio, di Mortara, collabora a riviste e fa
parte di Ultranovecento e con Ero
altrove è risultato finalista al
Premio Gozzano 2015; Giancarlo Baroni,
parmense, vanta una recensione a mia firma sull’opera I merli del Giardino di san Paolo e altri uccelli, e Le anime di Marco
Polo, ed è presente nel testo letterario: Nazario Pardini, Lettura di testi
di autori contemporanei, vol. IV, di prossima pubblicazione (dicembre 2019).
Una figura che conosciamo per la sicurezza e la personalità del suo ambito
scritturale; Daniele Beghé, sempre di
Parma, vanta poesie tradotte in francese e altre in via di pubblicazione sulla
rivista: Recours au Poème – Revue de poésie; Luca Bertoletti, laureato
in psicologia, vanta ben dieci pubblicazioni;
Edmondo Busani è stato tra i curatori degli eventi di Con-versi-amo la poesia – Biblioteca
Guanda; Guido Cavalli, ha pubblicato romanzi e racconti su quotidiani,
riviste, e antologie con lo pseudonimo collettivo di Enrico Malò; Stefania
Cavazzon per tutta la vita si è dedicata alla scrittura poetica
raggiungendo uno stile di pregio…; Mauro
De Maria: nel 2017 è uscito il suo secondo volume di versi, Beatritz, sempre per Book Editore,
secondo al Concorso Letterario Raffaele Crovi, Castelnuvo Monti (RE);
Antonio Gaita ha all’attivo diverse pubblicazioni fra cui Un punto d’orizzonte, con nota di
Alberto Bevilacqua, Premio San Domenichino e Transito di luna con prefazione di Alessandro Quasimodo; Angelo
Gasparini si distingue per una poetica fondata sull’intimismo, la
meditazione linguistica, lo sperimentalismo e la denuncia civile; Alberto
Manzoli ha animato per anni la Nuova
Officina Parmigiana, che si batte per unificare, coordinare, illustrare e
difendere le varie voci che in città per qualità e intensità della loro
produzione poetica; Giuseppe Marchetti è critico letterario della Gazzetta
di Parma, saggista e poeta; Max Mazzoli, laureato a Londra in
Linguistica e poi all’Università di Cambridge in Latin American Studies, sue poesie sono state lette su Rai Radio
Uno nel programma Zapping; Michele Miccia ha partecipato alle
edizioni 2012 e 2013 del Parma Poesia
Festival. Presente in diverse Antologie poetiche e in diversi blog e in
riviste cartacee; Alberto Padovani ha pubblicato quattro raccolte di poesie,
ottenendo alcuni riconoscimenti in Premi Letterari; Bruno Piccinini dopo un
percorso di studi classico-umanistici,
si è dedicato all’insegnamento. La sua seconda raccolta, Credere nel corpo, è stata pubblicata da Passigli; Giovanni
Pizzigoni, dopo alcune pubblicazioni, vede pubblicate alcune poesie in
Aurea Parma. Nel 2006, 2007, 2008, e 2009 altre nell’Agenda poeti (Otma); Laura
Puglia, laureata in matematica e fisica, ha pubblicato diverse sillogi
e ha organizzato Il Circolo di Attività
Poetica AICS (1990-1996) e il
concorso per poesia edita Nelle Terre di
Pallavicino; Maria Pia Quintavalla oltre ad aver pubblicato diverse sillogi,
tra cui una con prefazione di Andrea Zanzotto, e a condurre corsi di Italiano scritto
presso l’Università degli studi di Milano, è stata nella Cinquina al Premio Viareggio; Alma Saporito sin
dall’infanzia calca le orme del nonno paterno. Pubblica alcune sillogi e si
dedica anche alla stesura di testi teatrali ove ottiene vari riconoscimenti; Alessandro
Silva, laureato in Scienze biologiche, compare con diverse poesie in
più numeri della rivista Illustrati, all’interno
della rubrica Poemata, e nel saggio Il
colpo di coda. Alcuni brevi testi in prosa sono stati pubblicati nel nuovo Repertorio dei matti della città di Reggio
Emilia, Marcos y Marcos Edizioni; Franco
Vecchi, pubblicista, ha scritto inchieste, cronache di viaggi,
racconti, poesie, su numerosi periodici. Recentemente ha pubblicato Il baule di Rimbaud, presentato in forma
di reading nelle librerie Feltrinelli e Churmo di Parma.
Insomma
un testo che, se inserito nelle biblioteche di scuole di ogni ordine e grado,
potrebbe essere utilizzato per
evidenziare la varietà delle tante voci poetiche nazionali.
Voci poetiche meritevoli, grazie professor Pardini
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