Salvatore Li Bassi
BEATO TOMMASO MARIA FUSCO
Il prete contro corrente
Salvatore
Li Bassi, poeta, narratore e drammaturgo siciliano contemporaneo, ha pubblicato
un prezioso libro in cui presenta, con essenzialità e chiarezza, la
straordinaria figura del Beato Tommaso Maria Fusco (Pagani, 1.12.1831 - 24.2.1891), sacerdote
contro corrente. Il titolo del prezioso lavoro fa subito capire quale sia la
linea seguita dall’Autore che non ha l’intento di presentare una biografia del
Beato, bensì un profilo, dalla gradevole lettura, che ne faccia comprendere la
poliedricità e l’attualità, poiché di lui emergono la dignità dell’uomo, la
coerenza del cristiano, l’esemplarità del sacerdote, l’autenticità del santo. Oltre
alla Prefazione, sono dodici i
capitoli in cui sono narrati la vita e soprattutto il messaggio che ha molto da
comunicare oggi al mondo.
Colui
che legge questo profilo ne rimane fortemente edificato, a motivo della incisività
degli insegnamenti e della coerente testimonianza di vita del Beato. Alla fine,
si ha la certezza di trovarsi di fronte ad una persona completa e dai
molteplici doni, sapientemente armonizzati, a partire dall’alta sensibilità umana,
con i profondi sentimenti, l’attenzione alla società in cui svolge il ministero
e ai suoi bisogni.
Il
Beato Tommaso vive una vita normale, scandita dai ritmi quotidiani, educato
alla fede e alla pratica religiosa fin da bambino, con il crescente desiderio
di diventare sacerdote, non per motivi umani, ma per consacrare la vita a Dio e
alle persone, meta che raggiunge dopo gli anni di formazione, affrontando e
superando non pochi sacrifici e numerosi ostacoli. La dimensione che
maggiormente emerge dalla narrazione è quella sacerdotale. Il Beato è definito prete contro corrente perché interpreta, in modo splendido, la figura del
vero sacerdote, avendo lo sguardo fisso su Gesù Cristo, modellando la propria vita
sulla sua; infatti, Sacerdos alter
Christus!
Otre
allo stile tipico della vita cristiana del tempo che predilige la pratica devozionistica
e cultuale, il Beato Tommaso mostra uno spiccato amore per la Parola di Dio,
anticipando ciò che il Concilio Vaticano II avrebbe insegnato, promulgando la costituzione
dogmatica Dei Verbum (18.11.1965), al
cui ultimo capitolo è trattato il tema della Parola di Dio nella vita della
Chiesa, ripreso e sviluppato da Benedetto XVI, nell’esortazione apostolica
post-sinodale Verbum Domini sulla
Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa (30.9.2010). «La Parola di Dio – scrive l’Autore, interpretando
il pensiero del Beato – sostituisce ogni
alimento, quando la si accoglie con slancio, con il cuore e con fede vera» (p. 24). Nel suo pensiero e nella sua esperienza,
la Parola del Vangelo che egli predica in chiesa, per strada e nei cortili, è
l’unica verità, esortando i suoi uditori a confidare nella misericordia di Dio
e nella Provvidenza. Ricorda spesso che un padre o una madre possono dimenticarsi
dei propri figli, ma Dio non lo fa mai. La Parola, inoltre, dà coraggio, mette
in fuga la paura, l’odio, l’invidia, la violenza, procura serenità, è una
saggia e infallibile guida, è una medicina per i mali della vita dai quali non
è risparmiato don Tommaso; egli non si lascia mai sconfiggere dalle sofferenze,
anche morali, soprattutto quando è ingiustamente calunniato, rispondendo con la
misericordia e il perdono nei confronti di un confratello che lo aveva per invidia
infangato. Parla spesso della missione di Gesù, venuto nel mondo per dare la
vita e per guarire i malati nel corpo e nell’anima.
L’Autore scrive che don Tommaso «era così innamorato della Parola di Gesù che
non poteva tenerla per sé, doveva diffonderla ovunque. Ogni occasione era buona
per portare il lieto annunzio» (p. 26). Alla scuola della Parola,
diventa vero maestro di vita, in particolare tra i giovani, per i quali spende
le sue migliori energie poiché a suo giudizio, è necessario lavorare sempre per
salvare le anime. La sua presenza tra loro, specialmente tra coloro che sono
soli, senza una famiglia, senza affetti e senza mezzi, è costante, generosa,
gioviale. A tutti è solito dire: «Guardatevi
da quanti cercano di allontanarvi dall’amore di Dio, per attirarvi nella rete
dell’inganno, astenetevi dal rubare, dal bestemmiare, dall’essere collerici.
Siate miti, semplici e prudenti e amatevi gli uni gli altri come Dio ha amato
voi» (p. 32).
Il
modello a cui i giovani devono guardare è Gesù.
E’
ovvio che sia impensabile imitarlo senza una intensa vita interiore, senza la
preghiera incessante, senza la capacità di sostare davanti a Lui in adorazione
o in contemp1azione del suo Sangue sparso sulla croce.
Proprio
il suo Sangue, versato al momento della morte, sarà il motivo ispiratore
dell’Istituto Figlie della carità del Preziosissimo
Sangue, fondato nel 1873, che sarà animato dallo specifico carisma del
Beato: l’amore per i poveri, il servizio e la vicinanza agli emarginati e ai
malati. Egli dona se stesso, spende le migliori energie per i bisognosi ed esorta
tutti a non ignorare le necessità di tante persone. Esercita la carità senza
limiti, ma non è mai soddisfatto di quanto dona a coloro che bussano alla porta
della casa e alla porta del cuore. E’ solito dire: «O Amore, Tu sei Fuoco, Fiamme, Incendio: accendimi, rapiscimi, bruciami.
Gesù mio, infiamma il mio cuore d’amore per Te» (p. 43); «Gesù mio, il Tuo
Sangue spira Carità, vuole carità. Fai cadere sul mio cuore una goccia del Tuo
Sangue ed io sarò tutto carità» (ivi). Attraverso queste invocazioni, mette
in rilievo che se Dio non diventa il centro della propria vita, si cercano
invano la gioia, la serenità, la pace.
La
vita di don Tommaso trascorre in piena comunione con il Signore. Nel suo itinerario
spirituale, matura la convinzione che i tempi in cui l’uomo possa comprendere
il valore della vita siano tre: la vita stessa per cercarlo; la morte per trovarlo;
l’eternità per possederlo. Per essere veramente liberi, è necessario entrare
nel Cuore di Gesù e attraversare il mare della sua misericordia; accostandosi
al suo preziosissimo Sangue, non si avrà mai timore del dolore che egli
considera come la via che porta alla croce e alla risurrezione. L’Autore
scrive: «Certamente il dolore è un
mistero, come l’amore e il perdono, ma nel dolore è contenuta la grazia che
purifica, santifica e rinnova. Da quando ha conosciuto il valore della Croce,
ha ritrovato la pace, la fede, l’equilibrio, la forza» (p. 64). Con la sua esperienza, matura la
convinzione che il dolore, unito al dolore di Cristo, abbia un valore
salvifico, come San Giovanni Paolo II scrive nella lettera apostolica Salvifici Doloris (11.2.1984), sul senso
cristiano della sofferenza umana.
L’Autore
chiude il libro con un sentito ringraziamento a don Tommaso per la vita donata
a Dio e agli uomini. Dopo attenta lettura, anzi, dopo profonda meditazione, è
possibile darsi ragione del sottotitolo: Un
prete contro corrente, sia per la società del 1800, secolo in cui vive, sia
per la società contemporanea. E’ un prete contro corrente nel 1800 poiché va
oltre il devozionismo e il culto per promuovere la fede autentica, l’esercizio
della carità vera, lo spirito missionario. Vivendo tra la gente e per la gente,
impegnando la sua vita nell’evangelizzazione, non fa che anticipare ciò che
Papa Francesco desidera: una Chiesa in
uscita, come scrive nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium (24.11.2013), sull’annuncio del Vangelo nel mondo
attuale (cf nn. 20-24).
Don
Tommaso è considerato anche oggi un prete contro corrente poiché il suo modello
di vita si impone ancora con forza, facendo leva su quattro pilastri fondamentali,
tipici della Chiesa nascente, come si legge negli Atti degli Apostoli (2, 42-48): la Parola, l’Eucaristia, la
preghiera, la condivisione dei beni affinché non ci siano più i poveri.
Si
impone soprattutto oggi il modello di prete che imita Cristo, che si fa servo
della Parola, vicino agli ultimi, vincendo la tentazione dell’arrivismo,
dell’imborghesimento e assumendo uno stile di vita squisitamente evangelico.
Chi
legge queste libro ne trarrà grande beneficio per la sua vita cristiana attraverso
la testimonianza di un prete umile, ma fedele a Dio, agli uomini e alla propria
vocazione.
Don Alessandro Greco
Salvatore Li Bassi, Beato Tommaso Maria
Fusco. Il prete contro corrente, Guido Miano Editore, Milano 2020, pp. 80,
€ 16,00; isbn 978-88-31497-10-7.
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