Nazario Pardini - Il Sorriso del mare
Ti vedo, amico Poeta, ti vedo mentre leggo i tuoi
versi.....
Sei lì, presso il torrente, con la tua rete da pesca..;.usi
simboli apparentemente chiari, ma pregni
di mistero, il mistero della Poesia.
Vado spesso al
torrente, dici. E lì, in mezzo alla
Natura, è l'attesa dell'Idea, l'incipit che sfugge, indifferente come lo scorrere dell'acqua...ma tu, Poeta,
le parli confidenzialmente, personificandola, perché è come
una donna che vuole essere inseguita....eppure basta un semplice richiamo e correrai a lei pieno di passione.
E' qui che leggo il prologo, la genesi dell'opera. Eccola,
la Musa, lei, Delia: l 'Amore; e tu ritrovi la freschezza del "Tempo delle
mele"! l'entusiasmo della fuga
amorosa e dell'abbraccio giovane e inesperto.
Da questo
ineffabile momento tu, Poeta, entri nel
meraviglioso mondo della memoria, ma qualcosa ancora ti sfugge, la realtà ti
spinge al dubbio : "Ma tu ricordi?" chiedi a Delia, fantasma che corre nella sera estiva, corre per ritrovare
la gioia del canto nel corpo voglioso tornato alla vita.
Da questo miracolo sgorga il ritorno del Tempo, tornano i
giorni della spensieratezza, dell'amore senza nome, vagheggiato anche dopo che
la vita ha seguito strade diverse.
Perché l'amore è una entità senza nome, senza volto, senza tempo.
(Amore e Psiche, il mito!.)
L'oggetto di un primo amore, ritrovato, non ha più quel
fascino, è quasi persona sconosciuta, eppure tu, poeta, sai ancora leggere in
quegli occhi il riflesso del mare e "la folle corsa "sulla rena.
Delia, ancora Delia,
è il simbolo dell'amore, l'icona della gioventù, le carezze e gli abbracci scambiati nei luoghi indimenticabili, in
quella città che ti vide giovane innamorato con i libri sotto il braccio...Realtà e mito.
Ritorni, in piazza Caterina, ti siedi "sulla stessa
panca"...ma Delia non ti arruffa più le chiome...
è solo immagine vuota che ha pietà della tua solitudine.
Ahimè, come è triste
il ricordo dei luoghi che videro la realtà di un sentimento che non vuol
morire!
"Portasti via
con te la giovinezza/,la mia, l'allegria..." Eccolo , il clou di questo gioiello in
versi: la caduta del sogno davanti alla consapevolezza di una realtà che non si può negare.
Nella lirica " Non è più il tempo" ti vedo
consapevole di tutto: dell'ora che si oscura, del mare che ha perduto il dolce richiamo, della
malinconia dell'oblio che sommerge i ricordi...
Sì, è tardi, Poeta,
ma non è mai troppo tardi per raccontare
la bella favola del passato, perché quel
passato non è finito, si è fatto
categoria pura, si è fatto Poesia.
La Poesia non ha e non è Tempo, lo sappiamo.
"Il cielo è
bigio...il mare incattivito...ma io ti guardo e vedo ancora nei tuoi occhi il
blu che il mare ti donò..."
Ora il tempo è
silenzio e l'aria "ritorna chiara per chi ricorda ancora le orme di una
corsa senza fine"....
Questo è il leit
motiv della tua poetica, amato Poeta, un
inciso di estrema chiarezza e onestà intellettuale, ma anche forza e
audacia di ritrovare nel balzo del cuore la passione di un sentimento sempre fresco e
vivo.
E' per merito di questa energia spirituale che il poeta può
tornare ai ricordi sofferti e farli rivivere accompagnati da immagini di vita ricche di pathos. La
casa, la famiglia, gli affetti indimenticabili
legati agli ambienti, alle situazioni,
persino ad una canzone protagonista del tempo.
"Dove sei padre, dove sei, dove sei, padre/ accendi la
tua luce/mi farà da cometa sulla strada/..
L'amore dunque è
anche struggimento, coinvolgimento doloroso: un singhiozzo che si ripete, un
pianto che trova la forza di tramutarsi
in consolazione...
Come consola la Poesia, amico Poeta!
Perché la Poesia ha tutto ed è tutto, è il compendio di
quanto di più bello il Creatore ha fatto dono all'uomo.
Niente avrebbe senso senza di lei, ed è per merito suo che
il Poeta può scoprire e narrare il "sorriso" del mare.
Edda Conte
Bellissimo che Edda in questa sorta di lettera d'amore, che è un'ottima esegesi de "Il sorriso del mare", si rivolga al nostro Nazario definendolo sempre Poeta... Lo incorona, come è giusto che sia, visto che la plaquette è un inno all'Amore, un grande respiro del tempo che perde i confini, che diviene eternità quotidiana. Non ho letto l'Opera, ma ho seguito molte delle liriche sull'Isola che ci ospita e l'espressione di Edda 'la Poesia non ha e non è Tempo' è la cerniera di questo cantico. Ella sa sottolineare gli struggimenti, la saudade, l'energia spirituale e molto altro con mano che accarezza e con cuore gonfio di tutti gli stati d'animo che vive il Poeta. Si fonde con il suo sentire e lo porge a passo di danza, ma con la forza espressiva che la caratterizza e la rende speciale. La ringrazio per questa pagina sublime e per ogni suo scritto e abbraccio lei e il Poeta...
RispondiEliminaFantastiche le tue parole di commento al commento, amica mia!
RispondiEliminaSai bene che ti ho definito "un abbraccio universale"....
Però.....dobbiamo fare attenzione: siamo ancora in pericolo di coronavirus..(ma scherzare fa bene agli anticorpi!)
Grazie cara amica.
Edda.