SU LA METAFISICA DELL ’ANIMA
DI ANTONELLO PIZZIMENTI
Maria Rizzi, collaboratrice di Lèucade |
Antonello
Pizzimenti, un giovane messinese di 36 anni, si è cimentato in un saggio d’arte
per la casa editrice Graus di Napoli, sulle opere del pittore Giorgio De
Chirico, che con la sua pittura metafisica ha posto le basi per il Surrealismo.
Il giovane ha una formazione artistica ed è stato spinto a elaborare l’opera
dalle sensazioni vissute nel periodo della vita che ha trascorso a Genova. De
Chirico è nato in Grecia, da padre palermitano, ma si è recato nella città
ligure dove ha preso parte a varie edizioni del Premio il Golfo di La Spezia e ha partecipato con
una certa assiduità alle Promotrici e sindacali liguri. Il percorso del nostro
Autore si è svolto tramite l’elaborazione dei propri ricordi vissuti
nell’infanzia e nell’adolescenza. L’ispirazione è nata ricordando le tele del
grande pittore, che corredano il libro, e si potrebbe dire che Antonello ha
realizzato una sorta di simbiosi della propria anima con quella dell’artista.
Ha osservato, in quelle che definisce ‘lunghe peregrinazioni’ nel capoluogo
ligure, alcune opere di De Chirico, esposte al Palazzo Ducale di Genova, come
“Le Muse inquietanti”, che pur non essendo inserita nel saggio, mostra sullo
sfondo il Palazzo dei Diamanti di Ferrara - dove il pittore visse a lungo -,
che l’Autore ha associato all’Hotel Miramare di Genova, che sovrasta Piazza
Principe, è stato costruito tra il 1906 e il 1908, e ha ospitato gran parte
della nobiltà italiana. A Piazza Principe si trova la stazione ferroviaria di
Genova e Antonello, adolescente, amava recarsi nei pressi della piazza per
osservare, per puro svago, i passaggi dei treni. Il nesso è evidente e il
giovane lo sottolinea, in quanto il maestro De Chirico ha come elemento
dominante della sua pittura il treno a causa del lavoro del padre Evaristo che
era ingegnere ferroviario. Le opere del grande artista presenti nel saggio
rappresentano fonti di ancestrali sensazioni per il nostro giovanissimo
saggista, che ha vissuto in empatia con il Maestro e che definisce il proprio
testo come un ‘testamento morale’.
Pietro
Graus, l’editore, considera l’opera di grande valore e il mio interesse è stato
sollecitato dall’età dello scrittore e dall’intensità della sua ispirazione.
Inoltre il titolo dell’opera e il fatto che Antonello la consideri un
‘testamento morale’ non può che incuriosire i lettori.
In una
società massificante e alienante un trentaseienne rapito dall’arte fino al
punto di ideare un saggio su uno dei più grandi Maestri figurativi esistiti suscita
inevitabilmente fascino e interesse. E appurare che lo definisca ‘testamento
morale’ desta grande stupore. Un saggio da leggere per riscoprire il Maestro
Giorgio De Chirico e per prendere atto che la nostra gioventù ha ideali che
nessuno dovrebbe bruciare.
Maria Rizzi
Ringrazio di cuore il nostro Nazario per aver inserito questo Saggio introdotto dalle mie umili parole dedicate ad Antonello e alla sua vena artistica, così rara e simbolica. Vi abbraccio entrambi certa che il testo avrà il successo che merita.
RispondiEliminaBuongiorno a tutti, sono Antonello Pizzimenti autore de"la metafisica dell'anima"; ringrazio la Graus Edizioni che mi ha supportato nella realizzazione della mia opera, la Dott.ssa cara amica mia Maria Rizzi per l'ottima recensione; De Chirico mi ha lasciato molto e io devo molto alla sua produzione artistica senza la quale non sarebbe mai esistita "la metafisica dell'anima"; sono presente anche su Facebook; vi aspetto, spero, numerosi; con molta passione mi affaccio per la prima volta in questo mondo e non posso che ringraziare tutti coloro che mi sostengono
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