Avanzava Settembre di Ester Cecere
Claudia Piccinno, collaboratrice di Lèucade |
Una
silloge di liriche intense, dai toni intimi e segreti si snocciola in un
crescendo di pathos, ricordi, rimpianti, rassegnata incertezza su quanto si
sarebbe potuto fare per ripararsi dalle onde anomale di questa mareggiata ch’è
la vita.
Il
mare come in tutta la produzione poetica della Nostra, non è solo elemento
liquido che tutto avvolge e riporta a galla, ma è metafora di un’esistenza
autentica fatta di alta e bassa marea, di naufragi, soffocanti bonacce o
tumultuose tempeste
Spesso
l’autrice ha vissuto con occhi dal salmastro accecati,perché pur
padroneggiando la conduzione della propria scialuppa, il cuore è stato
sfiancato da dolorosi tonfi che la vita non le ha risparmiato.
Ricorre
una malinconia autunnale, ricorre il pensiero della morte, delicatamente
rappresentato nella lirica intitolata: La colomba
Quando
arriverai/ non ghermirmi feroce/con artigli rapaci
ch’io
non ti temo/anzi t’aspetto.
Come
mite colomba/sul davanzale posati lieve
di
lato guardandomi./Del tuo capo al cenno,/docile ti seguirò.
La
poetessa non ha paura, è pronta ad ogni evenienza, sa che i suoi cari
l’accoglierebbero con amore. Eppure questa maturità non esclude il desiderio di
sognare ancora: In un altrove vivere vorrei altro da me essendo…
Le
disillusioni sono scampoli d'una vita dal mare restituiti...eppure la poetessa
non rinnega nulla, riconosce gli specchietti per le allodole, prende
atto dei vuoti a perdere e continua il suo viaggio pur sapendo che
incalza l’autunno.
Lo
stile è sempre quello della Cecere che predilige i verbi a fine frase, che ci
sorprende con similitudini e ossimori sottili, che ci rincuora con la sua
ponderata saggezza e ci trasmette pacatezza, pur senza eludere gli altalenanti
moti dell’animo.
Claudia
Piccinno
Grazie Claudia per la tua recensione breve ma profonda, intensa e pertinente. Mi conosci bene e, pertanto, hai letto anche il non scritto! Piacevolmente sorpresa per la dolcissima chiusa: “…ci rincuora con la sua ponderata saggezza e ci trasmette pacatezza, pur senza eludere gli altalenanti moti dell’animo”. Un forte abbraccio a Nazario che mi accoglie sempre, navigante tra i flutti della Poesia, sulla sua isola!
RispondiEliminaEster