Alfredo Alessio Conti
LA VERITÀ NASCOSTA
Recensione di Ester Monachino
Con semplicità e purezza di scrittura,
come fosse un’agostiniana confidenza e confessione intima, Alfredo Alessio
Conti ci introduce nel proprio mondo interiore attraverso le composizioni
inserite nel volume “La verità nascosta”, freschissimo di stampa con i tipi di
Guido Miano Editore in Milano, giugno 2020.
Il poeta non nasconde il travaglio
interiore che, anzi, si fa perno di tutto il flettersi nei cunicoli della
propria anima e riflettersi in quanto di esteriore è con essa in corrispondenza
e ne rivela i tratti consanguinei.
Il sacro onnipresente in ogni cellula
creaturale esistente è presenza divina sia che siano pieghe oscure e anfratti
bui sia che i bagliori o le luci soffuse e diffuse facciano capolino o si
manifestino con magnificenza di splendore; ma, sempre c’è il travaglio, prima,
nella realtà quotidiana della moltitudine, nella solitudine del trepidante
essere con se stessi. A pag 34 leggiamo: “al centro del tuo mondo // rimani tu /
e la tua solitudine”. E ancora, a pag. 39: “… Ascolto / il suono della nostra
vita: / a volte assolo / a volte armonia”.
In questo “assolo” certamente non di
leggerezza, sta tutto il lievito che conduce il poeta a cercare frescura alle
proprie cocenti domande, a cercare una strada che sia nel proprio intimo o tra i
sentieri del mondo o tra le vie stellari. Sempre cercando come scrive nei versi
di Logos: “… Scruti le stelle / oltre il nero del cielo e lassù / intravvedi il
logos generato / risposta ad ogni domanda” (pag. 21).
La poesia di Conte, senza dubbio di
natura elegiaca, scava nel tessuto della propria coscienza cercandovi un ordito
unificante di verità e di comprensione. Pure, intravede, dolente, la dualità
d’ogni cosa, lo specchio dell’esistente che rimanda ai propri occhi l’effimero,
la frammentazione, l’apparenza e il transeunte. Esplicativi, in tal senso, i
versi: “Lo specchio riflette / il nulla / e / quando appaio
/ ho due facce / come nella vita. // Mi illudo / di essere / ciò che non sono…”
(pag. 38).
Sotterranea, invero, è l’intima
certezza dell’Oltre, quella fede imprescindibile che non dà modo di dubitare
del fatto che la vocazione alla ricerca, in se stessa viaggio, la magnificenza
della natura e la certezza dell’ordine universale che annulla il caso, sono
garanti della epifania della vita. Della eternità della Vita.
Come un’araba fenice d’incantevole
suono e luce, i versi di pag. 20, avvio e centralità tematica del volume: “… e
come eco tra i monti / rinasco / rivivo / ritorno da te / alla mia casa / alla
mia terra”.
Ester Monachino
Alfredo Alessio Conti, La verità nascosta, Prefazione di Nazario Pardini. Guido Miano
Editore, Milano 2020, pp.74; isbn 978-88-31497-19-0.
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