INTRODUZIONE
Mi pregio di presentare agli amici di
Lèucade un racconto (in versione bilingue) di Anna Panunto, scrittrice nata e
residente a Montreal da genitori italiani, che è stato tradotto nella nostra
lingua dall’amica Anna Ciampolini Foschi, anche lei emigrata in Canada e di
origini fiorentine (rimando, per meglio conoscerle ai curricula di entrambe).
Questa breve introduzione intende
spronare la vostra lettura in quanto ritengo lo scritto particolarmente
attinente al periodo storico che stiamo attraversando. Non ci sono riferimenti
diretti ma vi ho riscontrato un segnale che potrebbe rivelarsi un input
all’apertura umana; un senso di appartenenza che va oltre gli angusti confini
delle carte geografiche, conformemente ai versi di Sylvia Plath, che
riporto:
“I shut my eyes and all the world drops dead;
I lift my lids and all is born again./ Chiudo
gli occhi e il mondo scompare; riapro le palpebre e tutto rinasce.” (da: Mad Girl’s Love Song.) e troverete nel
testo.
Buona
fruizione, dunque, ed un sentito ringraziamento alla scrittrice, alla
traduttrice e a Nazario per l’accoglienza sull’Isola.
THE AWAKENING
By Anna Panunto
The orange sky at the brink of sunset on this glorious
August evening is finally luring me into its grasp. This feeling reminds me
that I should be lieing by the seashore somewhere exotic with a cold glass of sangria in my left hand and a cigarette in my right. I can still
smell the Adriatic sea near the shore of Termoli. Better than any scent I have
ever put on my skin - salt water with sunscreen. Nothing sexier than that…
An unpredictable force of nature – that is HE. An
immensely creative spirit, tangerine orange just the like the sunset. Magnified
by a hundred, maybe. That is – HE.
I can hear Sylvia Plath’s words of impending doom
whispering in my ear, “Let me lie with
the insects... love depart from my fragile soul!”
Our creative forces wrapped into a combustion of tainted desire . For HE
lives among the depressed, and is an eccentric artist who beats on my heart the
tongues of the dead. Oh, my muses, let my poetic voice transpire through dead
tongues.
Now, I am revealing a secret to you – stranger, foreigner, immigrant. Our
telephone confessions of erotic storms burning my anima like a scalding candle. I melt into the unknown. I laugh and
cry like a madwoman in a Felini film, the unspoken curse follows me everywhere,
“Oh, come to me, pernicious rain of Rome and let me melt this madness away!”
I used to spit on the patriarchal ground under my
feet. Nothing but flawed sidewalks to
me. I
have risen above the ashes twice already. I am hero to many.
Yet, words turn to melancholic melodies and suddenly,
I am transported. The grey sky feels like it is falling now and I am desperately holding on to a broken blue umbrella and imagine myself in Rome.
Let me be, SHE. The SHE of your dreams in Rome.HE sold
his heart there . This foreign man with a fluent tongue of my homeland. How
dare he speak my language with such grace? That deep sultry voice, luring me
into a trance. Oh, no – I shall never give myself to HE . For that would be a betrayal to my beloved ancestors. Instead, I will
metamorphose into a black widow, you
will see. A scented black widow with black lace and
melting chocolate.
HIS hands - slightly tanned with strong fingernails. Those hands have
touched many artifacts. HE has even
killed a scorpion near the desert once. Barren hands filled with liquid gold,
is HE.
Now, I feel something stirring within me. It feels
like cold jelly, travelling ever so insidiously, up to my arteries, aiming for
my vulnerable heart.
The manic
giggle...of my past suddenly returns. It is ringing in my ear like short
electric shocks. I want to cut off my ear,
now . SILENCE! Where are my muses when I need them most? I plea unto you, to
arm me with the iron shields of emperors.
HE -is holding me in bed now. It does not feel familiar as he had promised.
The mattress is hot, burning my flesh. Yet, there is an invincible wall. One I
cannot break. HE is cocooning me as if I were his aborted child... But, I am not a child. Feel my womanhood and
open your eyes to my flower garden. My
skin is heating up like a delirious fever.
HE – the sly wolf absorbs my heat and swallows my
fever. It melts his heart for a moment
or two. Now, aiming for my flesh, as if
HE were in the wilderness of his forest,
HE knaws at me ever so tentatively.
I am ripped, torn, fragmented. Yet, I see no scars. Oh, the eyes of the
sly wolf appear to me again. They are as
dark as the midnight sky but with no twinkle from the stars. As I look up to
the absence of light, I can feel my soul
sliced into pieces. Oh, the manic giggle
returns but this time, as deafening
silence.
Suddenly, claws turn to soft, sensuous flesh. HE is
massaging my head ever so gently,
releasing my madness to the light of the fallen angel. HE chuckles.
Then, he lets out a laugh. A victorious laugh.
Hot dew stirs
inside my flower garden. I hide it as it
feels forbidden. An aborted child should
not desire. Suppression layered upon repression. I now, have become a foreigner
to my very own homeland . The clock
turns back. I turn into a fetus.
The bed sheets are wet, but only an evaporated mist of
lust. The mist is unscented. The letters
of my name are falling and the stale air evaporates them. The “I” of me… is fading.
Magically,
I return to the seashore, where the
Adriatic is calling my name one last
time . I am here, sono qui! SONO QUI!
A deep sigh of relief as I see the Castel
Sant’Angelo. I see the emperor Hadrian
breathing into my mouth. Ah, I touch my flesh and it is once again warm and scented. I can feel the hot sand kissing the curves of
my body now. Ah, the wind is
sweetly caressing my long hair....
I am found.
HE – is now a forgotten to Rome.
Il risveglio
di Anna Panunto
Il cielo color arancione alla soglia del tramonto in
questa splendida serata d’agosto finalmente mi trascina nel suo incanto. Ma
questa sensazione mi ricorda che dovrei invece starmene sdraiata sulla spiaggia
in qualche posto esotico, con un bicchiere di sangria ghiacciata nella mano
sinistra e una sigaretta nella destra. Mi sembra di sentire ancora il profumo
dell’ Adriatico, vicino alla spiaggia di Termoli. Acqua salata e lozione solare
– il miglior profumo che abbia mai avuto sulla pelle. Non c’è niente di più
sensuale.
Una forza della natura. Imprevedibile – questo è LUI. Uno spirito immensamente creativo, dai bagliori
arancione proprio come il tramonto. Moltiplicato per cento, forse. Questo è LUI.
Mi sembra di udire le parole di Sylvia Plath, cariche
di sventura imminente, sussurrarmi all’ orecchio “I shut my eyes and all the world drops dead; I lift my lids and all is
born again./ Chiudo gli occhi e il mondo scompare; riapro le palpebre e tutto
rinasce.” (da: Mad Girl’s Love Song.) Le nostre energie creative si fondono in un
incendio di desiderio rovinoso. Perché LUI vive come chi non ha
speranza, è un artista eccentrico che fa risuonare nel mio
cuore il linguaggio dei morti. Oh, mie muse, lasciate che la mia voce poetica
si liberi attraverso le morte lingue.
Adesso io ti rivelerò un segreto, proprio a te – sconosciuto, straniero,
immigrante. Le nostre confessioni telefoniche, tempeste erotiche che mi
bruciano l’anima come una candela ardente. La mia anima si scioglie in
quell’incognito. Rido e piango come una pazza in un film di Fellini, la
maledizione taciuta mi segue dappertutto, “ Oh, vieni da me, pioggia funesta di
Roma e fai scorrere lontano da me questa follia!” Io ci sputavo sopra al
suolo patriarcale che calpestavo. Per
me, non rappresentava nient’ altro che un marciapiede malridotto. Sono
resuscitata dalle mie ceneri già due
volte. Per molti, sono un eroe.
Tuttavia, le parole si trasformano in malinconiche
melodie e improvvisamente, ne sono trasportata. Sembra che il cielo grigio mi
rovini addosso in questo momento. Mi aggrappo disperatamente a un ombrello
azzurro, rotto, mentre immagino di essere a Roma.
Lasciami essere LEI. La LEI dei tuoi sogni, a Roma.
LUI qui ha venduto il suo cuore. Quest’uomo, questo forestiero che parla con
tanta sicurezza la lingua della mia terra. Come osa parlare la mia lingua con
tanta eleganza? Con quella voce profonda, sensuale che mi avvolge in un sogno
ipnotico. Oh, no – non mi darò mai a
LUI. Perché sarebbe come tradire i
miei antenati, il loro ricordo che amo. Invece, mi trasformerò in una vedova nera. Vedrete. Una vedova nera dal
profumo intossicante, adorna di pizzo nero, che offre cioccolata fusa. Le SUE
mani, un poco abbronzate, dalle unghie forti. Quelle mani hanno toccato molti
oggetti. Una volta, LUI ha perfino ucciso uno scorpione ai margini del deserto. LUI è
le sue mani, nude e traboccanti di oro liquido.
Proprio ora, sento qualcosa vibrare dentro di me. È una sensazione, come avere qualcosa di levigato,
freddo che si snoda e insidiosamente risale su per le mie arterie in direzione
del mio cuore vulnerabile.
Quella risatina nervosa…. improvvisamente ritorna dal
mio passato. Mi risuona nelle orecchie come una serie di brevi scosse
elettriche. Vorrei tagliarmi l’orecchio, adesso, subito. SILENZIO! Dove sono le
mie muse, quando ho bisogno urgente di loro? Vi supplico, datemi la corazza e
lo scudo di ferro degli imperatori.
LUI – ora mi stringe a sé nel letto. Non è la sensazione familiare che aveva promesso. Il
materasso è caldo, mi brucia la
pelle. Eppure, esiste una parete invalicabile. Un muro che non posso spezzare.
LUI mi sta cullando come se io fossi un suo figlio mai nato…Ma io non sono una
bambina. Senti la mia femminilità e
apri gli occhi sul mio giardino fiorito. La mia pelle scotta come se delirassi
di febbre. LUI – il lupo astuto, assorbe il mio calore e asciuga la mia febbre.
Per un breve momento, il suo cuore si scioglie. Poi, attratto dalla mia carne
come se fosse davvero nel folto della sua foresta incontaminata, mi copre di
piccoli morsi esitanti. Io sono lacerata, divisa, frammentata. Eppure, non vedo
nessuna cicatrice. Oh, ecco che gli occhi del lupo astuto mi appaiono di nuovo.
Sono scuri come il cielo di mezzanotte ma non vi scorgo riflesso di stelle.
Mentre guardo su, verso la luce che non c’è, sento la mia anima disperdersi in pezzi. Oh, la
risatina nervosa ritorna ancora… ma stavolta come un profondo silenzio. Di
sorpresa, gli artigli si tramutano nella sensazione del tocco di una pelle
liscia, sensuale. Lui sta massaggiandomi il capo con tenerezza infinita,
liberando la mia follia nella luce di un angelo caduto. Ride sommessamente. Poi
lascia sfuggire una risata. Una risata vittoriosa.
Rugiada calda fluisce nel mio giardino di fiori. La
nascondo come una cosa proibita. Un bambino mai nato non dovrebbe sentire
desiderio. Soppressione si sovrappone a repressione. Io ora sono diventata una
straniera per la mia stessa terra di origine. L’orologio segna le ore
all’indietro. Mi trasformo in un feto.
Nel letto, le lenzuola sono bagnate, ma è soltanto l’esalazione, l’ evaporazione del desiderio.
Quella finissima velatura umida non ha profumo. Le lettere del mio nome stanno
cadendo e si dissolvono in quest’aria che sa di chiuso. La “I” in “io” sta
sbiadendo.
Per incanto, ritorno alla spiaggia dove l’Adriatico
chiama il mio nome, un’ultima volta. Sono qui: sono qui, SONO QUI!
Un profondo sospiro di sollievo quando vedo Castel
Sant’Angelo. Vedo l’Imperatore Adriano respirare sulla mia bocca. Ah, sfioro la
mia pelle ed è di nuovo tiepida e
profumata. Sento la sabbia riscaldata
dal sole carezzare le curve del mio corpo. Ah, il vento sta carezzando
dolcemente i miei lunghi capelli…Mi sono ritrovata.
LUI= ora è
dimenticato. Ricordo soltanto Roma.
(Traduzione di Anna Foschi Ciampolini)
Biografie per “The
Awakening”/”Il Risveglio”
Anna Foschi Ciampolini, nata
a Firenze, vive a Vancouver, Canada. Scrittrice bilingue (italiano e inglese)
di racconti, critica letteraria, giornalista indipendente e traduttrice, ha
curato tre rilevanti antologie: “Emigrante”, “Writers
in Transition” e “Strange Peregrinations: Italian-Canadian Literary
Landscapes”, pubblicate in Canada.
Ha vinto premi e riconoscimenti letterari fra i quali: Primo Premio Comune di
ForlÌ 2007, Premio Attestato Speciale Città di
Savona 1997, Primo Premio Settimana Italiana-Ottawa (1996 e 2010). Le sue opera
sono state pubblicate in Italia, Canada, Stati Uniti, Costa Rica e Australia.
Attivista culturale, ha co-fondato l’ Associazione Scrittori/Scrittrici Italo-Canadesi (ASSIC), e il Premio
Letterario “Francesco Giuseppe Bressani” della ASSIC. Organizza avvenimenti
culturali e artistici. Impegnata professionalmente nell’ assistenza sociale
alle famiglie di immigrati di ogni etnia, ha co-fondato la Italian-Canadian
Family Counselling Society, Per i suoi meriti artistici e umanitari, Anna figura nella Hall of Fame del Centro Culturale Italiano di Vancouver e ha
ricevuto il riconoscimento speciale della ASSIC.
Anna
Panunto is a Canadian of
Italian origin born and raised in Montreal, Quebec. She is trilingual.
She
has a Bachelor of Arts and a Master's of Education both at McGill university.
She has been an adult education for 22 years. She is a teacher at the EMSB and
a lecturer at Mcgill University. She is also a freelance writer and has been
writing poetry for over 30 years. Over the decades, she has published
poetry, short-stories, articles, and a radio play in various journals,
magazines, etc...
Un inedito Sandro Angelucci ci presenta il racconto "Il risveglio" di Anna Panunto.Una scia di desiderio in una sera d' agosto, un incontro erotico (vero o sognato non importa). Interessante è l'accostamento a Sylvia Plath e alla sua attualità: sembra che sia lei a sussurrare parole incandescenti all' Autrice. D'altronde, il libro citato della poetessa è "Mad girl's love song" e quindi, la follia è contagiosa e accompagna l'Autrice in un vortice di sensazioni roventi e sensuali.
RispondiEliminaComplimenti ad Anna Panunto, a Sandro e a Nazario Pardini che ci fa incontrare su questa Isola piena di sole.
Loredana D'Alfonso