BETULLA
Io amo la betulla
le sue foglie leggere
che danzano gialline
nell'aria di novembre
e come vanitose ballerine
mostrano al sole scarno
che nulla importa loro
se la sua luce non è
quella d'estate, perché
dal bianco tronco le agita
la linfa, sì che il cielo tra
l'onda della chioma
sempre diverso appare.
Io amo la betulla
che facilmente freme
a un refolo soltanto,
ma grande ti sorride
se esplode nel suo verde.
© GdL
Natale Pandemia
Le luci di Natale sopra le
strade vuote.
Uomo, fatto d'ombra e
speranza,
le dure pietre portano dei
secoli
le impronte, si aprono alla
luna
nelle piccole strade, e le
parole
trattenute nelle case dai
tempi
sono un sussurro nella città deserta.
Tu cammini sopra i tuoi
peccati e guardi
in alto ai lumi , tra sgomento e magia.
Se la morte si riveste di
lampade e di oro
è per mostrare la tua anima
nuda,
su solitarie strade, tesa al
supremo.
Giovanna cara, ci hai allenati a poesie di altissima levatura e non ti smentisci. La prima lirica in settenari alternati a un magnifico endecasillabo, è inno alla Natura, alla betulla per la precisione, pianta resistente agli attacchi degli insetti e agli urti dei venti. E'il tuo miracolo poetico, la creatura vivente che consente ai tuoi versi di levarsi alti fino ai suoi venticinque metri e di donarci una chiusa allegorica che tocca l'anima. L'altra poesia, dalla cifra stilistica ineccepibile, è affresco del Natale che ci attende, L'individuo, che s'identifica con Colui che scelse di farsi uomo per salvarci, sembra davvero la creatura buona e soprattutto nuova che attendiamo. Tu infondi speranza, mia cara... Ogni sillaba scandisce una verità nuda e verissima e io resto intrappolata nei tuoi versi come insetto in una goccia d'ambra. Se gli individui ti leggessero con il cuore... sarebbero 'tesi al supremo'. Un cantico indimenticabile, Giovanna. Ti sono grata, ti stimo, e ti stringo.
RispondiEliminaVeramente belle le due liriche di Giovanna De Luca.
RispondiEliminaLa prima è una danza di foglie dorate, nella luce pallida dell'autunno, ma anche una promessa di verde in una nuova stagione.
"Natale Pandemia" descrive l'atmosfera che stiamo vivendo ora, guardando stupiti e sgomenti le luci natalizie che stanno adornando "le strade vuote".
È la sensazione che vive ora l'uomo, solo, messo in Croce, che attende con paura ma anche con speranza una nuova Natività salvifica.
Congratulazioni e un caro saluto
Loredana D'Alfonso