SUGGESTIONI
E là ove mare e laguna
si fondono confondono
fra lembi di sabbia e rare fronde
infinita pace e silenzio
come ai primordi di acqua e cielo.
Solo un’ala di gabbiano
d’anatra selvatica
solo la lenza del pescatore
in volo muto nell’aria
lontano un karaoke sotteso
come suono impercettibile
vicino un riflesso lagunare
madreperla a un raggio furtivo
leggera uguale eterna armonia
tramutata in musica interiore
ove l’anima s’adagia riposa alfine
smemorata dell’aspra natura altrove
devastante l’umana misura
tragedia orrore morte.
Sfumata Albarella solo immagine
qui invece vita pulsante in semine
mollusche
grappoli neri di lucenti gusci
in recinti a fili invisibili
e ricami di pali.
Qui nell’arcano silenzio
pulsa la vita sempre.
Porto Caleri, 14 luglio 2021
Il tuo mare, Marisa, mi ha riportato in altra atmosfera, a una Poesia apparentemente lontana dalle immagini, ovvero l'Infinito. Il primo verso è diagrammatico: su quell'accentuazione in "fu" s'erge la sommità del colle. Un diagramma, un grafico, un disegno mentale, uno schema concettuale del paesaggio, davanti al quale, dentro al quale, sta per avvenire il miracolo dell'intuizione e dell'invenzione poetica. La linea dell'orizzonte, così netta nelle tue foto, sappiamo tutti che è illusoria, eppure separa la terra dal cielo, divide tutte le direzioni visibili in due categorie: quelle che intersecano la superficie terrestre, e quelle che non la intersecano. L'orizzonte, a mio avviso è l'immensa siepe, che spinge tutti a immaginare l'oltre... Grazie per questo dono speciale e un forte abbraccio!
RispondiEliminaMarisa mia, vengo a chiederti venia per il commento relativo solo alle foto. Nell'aprire la pagina non mi era apparsa l'intera schermata. Ti sarò sembrata folle con un commento mirato solo alle immagini. Ti leggo bene e, per farmi perdonare, cerco di rispondere alle tue "Suggestioni" con le mie. Descrivi un'isola che ho visitato alcuni anni orsono, un piccolo gioiello situato tra Chioggia e Comacchio, e mi consenti di vederla ancora... L'"Infinito" è incredibilmente in tema con i tuoi versi, "l’anima s’adagia riposa alfine" evoca 'il naufragar in tanto mare'. Qui il mare si fonde con la palude,non ha siepi, ma riflessi di madreperla, "vita pulsante in semine mollusche", ed è risposta di vita alla morte che continua a tiranneggiare. In qualche modo lasci che la natura ci perdoni... e il tuo canto si leva altissimo e luminoso. Ti bacio grata, amica bella!
RispondiEliminaGrazie mia carissima amica per la tua prima e seconda interpretazione che ben completa la precedente e la sublima nel senso della vita che pulsa sempre anche nell'arcano silenzio. Ecco che ancora una volta ci siamo ritrovate nell'eternità dell'infinito, nella speranza-certezza del valore positivo del nostro vivere che in ogni caso ha un battito, un input vitale per non naufragare. Ti abbraccio con immenso affetto nella tua acuta sensibilità e nella tua interpretazione critica sempre puntuale. Grazie del tuo duplice impegno culturale nella lettura del testo. Marisa
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