Giusy Frisina, collaboratrice di Lèucade |
Alle soglie del bosco...
In fuga dal mondo
nel giorno stranito dei Santi
senti solo il rintocco di foglie
volate a sorpresa
sul tappeto dipinto di foglie
già morte...
E un senso di pace ti invade
se sai che domani è il giorno dei morti
ma pensi magari che ciò che scompare ritorna..
Alle soglie del bosco ...
rimani davvero in ascolto
e senti che tutto può ancora accadere
e l'ansia dei giorni più inquieti
si scioglie nel mare di felci
e sai che puoi essere forse più umana
e più forte...
Alle soglie del bosco...
Le gocce di pioggia cadute dai rami
carezzano i sogni di ieri.
Speranza è ora il suono di campane lontane
che non rompe la quiete
quasi fosse un dolce risveglio.
E anzi ora il sogno più vero ti sembra...
É come se il tempo sapesse di eterno.
Alle soglie del bosco...
La tua lirica, Amica antica, permette di scivolare in una sorta di trance emotiva. Si resta al tavolo , a leggerti, con il corpo, e ci si sposta in altra dimensione con l'immaginario. Sono caduta in questo stato leggendo i versi: "E un senso di pace ti invade/
RispondiEliminase sai che domani è il giorno dei morti/ma pensi magari che ciò che scompare ritorna..." Mi è tornata in mente una gardenia cara a entrambe. Un ritorno attraverso i miracoli poetici del Creato. Tu non scrivi, concepisci magia. Ti stringo con immenso affetto insieme al Capitano, esperto di incantesimi.
Cara Maria, già la gardenia...manca un racconto ancora alla nostra trilogia....a presto, un abbraccio con Nazario. Giusy
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