Giusy Frisina, collaboratrice di Lèucade |
SINTESI DI UN DISCORSO INTERROTTO
Schizzi impazziti d'inchiostro
Dalla tua elegante stilografica
E l' immaginazione senza potere
E le canzoni cantate in automobile
Sulle note dei festival
E le elucubrazioni interminabili
A inseguire il nulla
E il tutto
Noi che eravamo sempre noi
Fragili e forti della protezione
Di una campana di vetro.
Ma come api imbastite su arnie di luce
Potevamo sperare di esistere solo
Su un universo parallelo
Ed era filosofia senza vita
Nell'astrazione perenne
Ma a volte pura poesia
Come sola possibile forma di vita
Giusy mia, inizi quest'anno tribolato all'insegna del grande amore della tua vita, la filosofia. Asserisci che era 'senza vita', ma sai bene che squarcia, mangia, cancella. La filosofia, la tua in particolare, implica una mobilità libera del pensiero, è un atto creativo che dissolve le ideologie. Viaggi su questo registro prigioniera di un passato che ti e vi vedeva "fragili e forti della protezione / di una campana di vetro", ma la chiusa, nella quale vedi la tua arte dissolversi in Poesia è l'attestazione che la Filosofia rappresenta l'unica chiave per iniziare a concepire il senso della vita. Grazie per questo cammeo. Ora sono tua socia e forse comprendo un pò di più il tuo pensiero. Ti voglio un bene dell'anima e, approfittando delle mani dell'affetto che bucano i muri, abbraccio te e il nostro infaticabile Condottiero!
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