La poesia è
sinfonia dell’anima, è palpito cardiaco che accompagna i movimenti della vita,
è suono della luce dell’alba, colore dei fiori alla sera. Qui nella
poesia di Giosofatte Frisina è il circuito entro cui si assemblano pensiero e
sentimento, filosofia e empatia. Di sicuro questa poesia è lontana dalla
ricerca di positura prosastica che tanti poeti sventolano ai quattro venti come
verità. L’autore trova la sua entità nel fondere insieme filosofia e stati
d’animo. E’ qui la verità della poetica dell’autore. E le regole prosodiche, i
tanti intrighi figurativi non sono d’impedimento ma regolano, danno la quadra
ad una passione che irruente si travasa sulla pagina: dal Nuovo
giorno Al risveglio primo
pensiero sorge recuperare
l’Io volatile del
giorno. Così comincia
il giorno! A Filosofia
della vita … Ma se
ipotizziamo come sogno la
vita “ne parliamo”
al risveglio In dimensione
celeste. E’ tutto un
susseguirsi di pensiero e fulminanti empatie: Vitalità Se ami la
vita lo
stesso sentimento va alla morte che n’è parte
integrante. In ogni
istante fin che dura
la vita. Leggere la
sua poesia significa amare la tradizione, il nostro percorso storico-letterario
dal Petrarca a Dante, da Lorenzo il Magnifico al Tasso, dal Manzoni al
Tarchetti, dal Praga al Pascoli. Una tradizione che ci vuole in campo,
pronti al verbo e al sintagma per dare consistenza agli input
emotivi. E il poeta sa le regole del poema, conosce le iunturae della metrica,
e se ne serve per dare visività ai suoi stati d’animo, che nutriti da un segno
di pietà, l’urna trascendono: Ognuno ha la
sua croce ma val come
si pone. Qual segno di
pietà l’urna
trascende. Riflessi d’un divino
progetto: il
crocifisso. Questo è il
poema di Frisina, la sua ancora di salvezza, la sua forza emotiva, il suo
andamento filosofico¸un’opera complessa e articolata che ti vuole vedere in
faccia, negli occhi, per capire i tuoi anfratti speculativi. La trovi nella
Fede la sua energia, nella morte dell’anima l’assurdo di tanto orrore: … Sono
scomparsi di onda in onda per
aspettarti sull’altra sponda. Credi che
l’ani ma sul corpo muore?! Senti
l’assurdo di tanto orrore! E’ nella
metapoesia il cuore del suo credo: Se è poesia Se è poesia è filosofia in parte. Se è poesia è scienza
(conoscenza) in parte. Se è poesia è psicologia in parte. Se è poesia è arte e tutto le
comprende. Con luci ombre musica e
colori. Forse è
proprio in questa affermazione il credo fondante della filosofia del poeta:
poesia, conoscenza, arte, psicologia, scienza; un tutt’uno che fa dell’uomo il
mistero divino della totalità, della pluralità, in
piccolo, dell’ente supremo che tutto ingloba. Nazario Pardini |
Grazie Nazario, questa toccante introduzione alla poesia di mio padre è l'omaggio più bello che potevi fargli. Sei entrato davvero nell'essenza della sua grande anima da grande anima quale sei tu, e hai ben colto nella sua poetica, pur nella diversità, una profonda affinità con la tua, un' affinità che si coglie nella ricerca laica e religiosa insieme e nel valore della dignità dell'essere umano nella sua misteriosa esigenza di trascendenza e di bellezza, e nella inestinguibile speranza di un mondo migliore.
RispondiEliminaMeraviglioso trovare questa pagina del Maestro dedicata al carissimo Giosofatte, che ci ha dato l'arrivederci, ma legge tutto 'dalla stanza accanto' e si rende conto di aver seminato tanto e bene. Si, "la poesia di Giosofatte Frisina è il circuito entro cui si assemblano pensiero e sentimento, filosofia e empatia." La recensione è un grido di ammirazione e d'amore per quest'uomo che ha amato la Filosofia e il Lirismo, li ha saputi coniugare anticipando i tempi, donandoci perle di saggezza, di umorismo, di fede vissuta in modo personale. Giosofatte merita il saluto del nostro Nocchiero e quelli degli amici dell'Isola, in quanto è stato spesso presente su Leucade e si può definire uno dei Profeti del nostro tempo. Ringrazio Nazario, rinnovo il mio 'arrivederci' all'Autore e li abbraccio entrambi: l'affetto ha mani che bucano il silenzio.
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