Poesie edite che raccontano una storia, quella dell’Autrice fatta di sentimenti realistici, concreti, di ontologica riflessione, dove il verso fa di tutto per assecondare con reificazione visiva, gli input emotivi che traggono vita da riflessioni epigrammatiche e considerazioni sul mondo, l’esserci e la vicenda esistenziale, sentimentale. La natura stessa con il suo apporto bucolico sembra che prenda la poetessa per mano e la porti a visitare i luoghi a lei più cari, più vicini, per concretizzare stati d’animo e riflessioni che essa suggerisce con le sue visioni. La versificazione scorre fluente e armonica, di sicuro lontana da ogni sperimentazione prosastica, dove l’io si assenta per dare luogo ad un dettato impersonale; anzi l’autrice si fa attiva e fattiva nel concretizzare movimenti e azioni spirituali che la rendono partecipe e presente in un percorso di varie combinazioni metriche riguardanti ora amore, ora desiderio di pace, ora soluzione di aporie quotidiane di valore sociale. Buono il ritmo metrico e la prosodia nutrita di assonanze e figure retoriche atte a valorizzare l’insieme; pathos e logos si uniscono in un simbiotico afflato per dare consistenza allo scorrere del canto in questa silloge i cui versi si uniscono in una iunctura significante dove la parola e il sintagma fanno da sostegno all’impalcatura versificatoria.
Nazario
Pardini
ANTOLOGIA DI TESTI
Abitare
l’amore
L’amore non si parla
lo
avverti
intimamente
dentro
promuove
la passione
agisce
nel contesto.
L’amore
è una casa che cura
l’amore
è adesso.
Quando
non sei abitato
dall’amore
quando
per qualche ragione
gli
hai dato lo sfratto
puoi solo metterti in affitto.
Crepuscolo
Amo i
colori del nulla
la
quiete dei grigi e dei beige
quando
all’orizzonte
si
mescolano
amo l’abbassare
dei suoni
il
tornare all’ovile
dopo i
molti sudori.
Amo
l’immagine spenta
di una
giornata che muore
tra il
sole sfocato che scende
ed una
pallida luna che appare.
Il Poeta
Sull’uscio
tra
l’io e le parole
in
ascolto
nel
profetico inconscio
si
muove
al di
là dell’esperienza
dilata
l’istante
evoca
e fa risonanza
un
condensato, un impronta.
Uno
stare per generare
oltre.....
c’è altro.
Libertà
Non
rubate
la
curiosità
ai
bambini
lasciateli
diventare
quello
che sono
la
luna che abbonda
non
fornisce ristoro
a
chi desidera le stelle.
Sua maestà
Arriva a piccoli pezzi
s’infiltra
nella pelle
nei
denti, tra i capelli
s’intromette nelle ossa
gloria
o disastro
è un
ponte
un
rito di passaggio
cambia
la forma
e
segnala tutti i guasti
benvenuta
sua maestà
“ La
Vecchiaia”.
Autunno
Un
leggero sfarfallio
un
dondolio
preludio
al
lieve cadere
ondeggiano
lente
un
simposio di foglie
aride
di giallo
secche
di vita
sbriciolano
ai
lati della strada.
Neri
di forme
ascetici fusti
arresi
all’inverno
a
presidiare
rimangono.
Eutanasia di un Amore
Alla
fine.....un taglio netto e via!
Quando
oltre
non
vuoi scendere
quando
vige l’assenza
fai
sintesi
al
lento scivolare
scegli
il silenzioso
rumore
del lutto
scegli
l’eutanasia
per
il tuo amore.
Quando
a prevalere
è il
dolore
stai nella linea d’ombra
frugaci
dentro
ti
aiutano le regole:
“il buon mangiare, corretto movimento
contatto con la natura,
qualche sinfonia di Mozart.”
Educata,
pratica, da usare
è un
racconto senza pathos
la tua
vita senza.
“Riaperture”
26 aprile 2021
Stropicciamo le ali
la vita riprende
la vita c'è tutta
la vita ci aspetta
alle ore e minuti
rubiamo l’essenza
consapevoli ora
che la vita futura
non può essere uguale
a quella che c'era.
Scivola su specchi
questa partita a scacchi
ci vuole attenzione
a come muoviamo i pezzi.
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