LIBERTÀ
Silenzio
è
tacere
dolore
inaridire
lacrime
bruciare
pensieri
gridare
soffrire
lottare
è
dare
a
libertà
indenne
spazio.
GENTI
UCRAINE
Decise
portano
genti
ucraine
impietrite
lacrime
intessute
sul volto
avvinte
stalattiti
da
gelo di guerra
a
grondaie offese
da
vile attacco
con
esplosioni
e
vanti atomici
di
leaders russi
infami
e illusi
negati
al sapere
che
rivoluzioni
e
innovazioni
negano
morte
e
cingolati carri
di
nobili valori
infiammano
vita
di
gioie e amori
non
di terrori
e
con ali di pace
l’infinito
osano
TERRORE
Correre
quanto
fragore
di
sirene
al
bunker
oscurato
dal
timore
se
sorte sarà
raccontare
o
mai più
i
bimbi
abbracciare
cupi
rombi
di
alati motori
cancellano
cieli
bruciano
sogni
nel
terrore.
Così particolare lo stile del mio amico Giuseppe Maria. Il grande Pablo Neruda lo sperimentò in alcune delle sue Odi. Lo definiva 'tipografico' e credo non avrebbe potuto trovare termine più adatto. Il nostro Poeta procede per sottrazione, leva da sempre anche gli articoli, mira a ridurre il lirismo all'osso. E incredibilmente con questo metodo il contenuto diviene poderoso. Giuseppe non aderisce ad alcuna corrente. Scrive per istinto e su forte ispirazione. Credo che i suoi versi non abbiano carattere di denuncia, ma rappresentino pura espressione di dolore. Del dolore che ci attanaglia tutti e ci fa sentire impotenti e colpevoli. Ringrazio il nostro Condottiero per avergli concesso questa pagina e abbraccio entrambi con tanto affetto.
RispondiEliminaUn plauso e un atto di gratitudine per questo tris di poesie di Giuseppe Maria Lotano che dà un contributo costruttivo per capire il dramma che sta attraversando il popolo Ucraino.
RispondiElimina...Interessanti e toccanti! Dall'amico che ti legge...
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