DA: CLAUDIO
FIORENTINI: "ESSERE UN CONTEMPORANEO OGGI"...":
Quante volte è capitato a ognuno di noi di pensare al ruolo che il contemporaneo sarà destinato ad avere nella storia... e anche solo nel presente. Va detto che gli studiosi remano contro. Basta pensare ai Sociologi, agli uomini che, come Bauman, parlano di società 'liquida', di era del 'qui e ora', del 'mordi e fuggi'. L'idea che non esista progettualità spinge a sentirsi dei precari del vivere, pressati dai grandi del passato e da coloro che, forse, dovranno arrivare.. Ci si sente di passaggio. E si perde il coraggio, che tu dimostri con la vitalità intellettiva e la capacità di rompere gli schemi, che ti caratterizzano, di credere che la storia è anche nostra. Tutti sono stati contemporanei. Molti hanno vissuto di stenti e di solitudine prima di essere riconosciuti come simboli di un'epoca. Perchè oggi tendiamo ad aggrapparci al passato e a rinnegare le potenzialità di un periodo storico difficile, maltrattato, ma non per questo spento. Si scrive, si dipinge, si vivono realtà aggreganti e non massificanti... Il tuo sogno è il mio, amico caro. So che sei un passionario e sai quanto occorre dimostrare ai sogni che andiamo loro incontro. Captaloona docet. I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi! Ti ringrazio e ... leggerti mi emoziona ogni volta di più...
Quante volte è capitato a ognuno di noi di pensare al ruolo che il contemporaneo sarà destinato ad avere nella storia... e anche solo nel presente. Va detto che gli studiosi remano contro. Basta pensare ai Sociologi, agli uomini che, come Bauman, parlano di società 'liquida', di era del 'qui e ora', del 'mordi e fuggi'. L'idea che non esista progettualità spinge a sentirsi dei precari del vivere, pressati dai grandi del passato e da coloro che, forse, dovranno arrivare.. Ci si sente di passaggio. E si perde il coraggio, che tu dimostri con la vitalità intellettiva e la capacità di rompere gli schemi, che ti caratterizzano, di credere che la storia è anche nostra. Tutti sono stati contemporanei. Molti hanno vissuto di stenti e di solitudine prima di essere riconosciuti come simboli di un'epoca. Perchè oggi tendiamo ad aggrapparci al passato e a rinnegare le potenzialità di un periodo storico difficile, maltrattato, ma non per questo spento. Si scrive, si dipinge, si vivono realtà aggreganti e non massificanti... Il tuo sogno è il mio, amico caro. So che sei un passionario e sai quanto occorre dimostrare ai sogni che andiamo loro incontro. Captaloona docet. I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi! Ti ringrazio e ... leggerti mi emoziona ogni volta di più...
Maria Rizzi
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