Un melologo in
cui si fondono armonia e trasalimenti d'amore alla
grandezza di Dio; quel Dio invocato dal Poeta a che lo liberi “dalle oscure ali
della terra avara”; a che gli salvi l’anima “che fugge e vaga/ in cerca della
Tua infinita pace/ che trova solo quando alfine tace”. Un canto che si dipana
in endecasillabi di varia combinazione metrica, anche se in alcuni casi un po’
azzardata (dalle oscure ali della terra avara; direi: dalle ali oscure della
terra avara, considerando, tra l’altro, che l’endecasillabo non vuole mai il tonico
sulla quinta).
Nazario Pardini
Lirica composta sulle note della famosissima
BWV 565, toccata e fuga in re minore, del sommo musicista J.S.Bach
https://www.youtube.com/watch?v=xKD6ayxB8qE
BWV 565
TOCCATA E FUGA IN RE MINORE
Toccata
Rinasce il suono e dall’organo
canta,
rimbalza e danza e su nell’alto vibra
riverbera la volta e poi m’incanta:
l’armonia vola e nell’aria si libra
rimbalza e danza e su nell’alto vibra
riverbera la volta e poi m’incanta:
l’armonia vola e nell’aria si libra
empiendo
il vuoto che il mio cuore ammanta.
Profonda nota penetra ogni fibra,
alta risale e sua bellezza vanta,
sanando quel che nel dolore sfibra.
Profonda nota penetra ogni fibra,
alta risale e sua bellezza vanta,
sanando quel che nel dolore sfibra.
Fuga
Viene ed esalta l’anima
lontana,
dalla buia eco che nasconde il sole,
colpisce dentro come una campana
dalla buia eco che nasconde il sole,
colpisce dentro come una campana
che dalla torre richiamare
suole
a preghiera, e fuga ogni cosa vana.
Solo questo ora la mia mente vuole:
a preghiera, e fuga ogni cosa vana.
Solo questo ora la mia mente vuole:
farsi vicina a quello che
risana,
vivere sempre dentro quell’amore
che solo in Dio risorge dal dolore.
vivere sempre dentro quell’amore
che solo in Dio risorge dal dolore.
Libera il mio pensiero dal
torpore,
dalle oscure ali della terra avara,
(che è così tanto e inutilmente cara)
dalle oscure ali della terra avara,
(che è così tanto e inutilmente cara)
dove discende questa vita
amara,
dal ritornare di tutto il rumore
delle notti perdute nel fragore;
dal ritornare di tutto il rumore
delle notti perdute nel fragore;
salva l’anima mia che fugge e
vaga
in cerca della Tua infinita pace
che trova solo quando alfine tace.
in cerca della Tua infinita pace
che trova solo quando alfine tace.
Maurizio Donte
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