Natale in città
Stasera le luminarie
m’abbagliano
di colori e di luci,
quasi a nascondere il
giaciglio
di cartone dietro il muro
della stazione, nuova casa
di pareti fredde e buie
dove una candela è fuoco
che riscalda cuori di terre
lontane.
Ricordo un campo di grano
dove le lucciole brillano di notte
come stella che indica
la via degli antichi padri
quando i sentimenti s’incamminano
dentro
grotte di luna spenta.
Mercati pieni di sogni
incolori,
imitazione profana dei doni
al Bambino signore della vita;
nella mia città muore ogni
giorno
l’amore primigenio e si compra
un sorriso con regali rubati
alla sapienza, bimbi donati
alla sazietà di Moloc.
Vi sarà la solita litania -
oggi i senzatetto
hanno avuto un pasto caldo -
così la coscienza degli ignavi
avrà pace e riposo, domani il
sole
brillerà ancora sull’umanità
errante.
Pietro Catalano
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