Giuseppe VETROMILE, Percorsi alternativi. Noi in cammino perenne verso il caso, Marcus Edizioni, Napoli, 2013
Nota di Aurora De Luca
Aurora De Luca, collaboratrice di Lèucade |
Mi piace l’idea di una poesia nata per diversificare – citando Alessandro
Caradente – la corrente della vita che, come un fiume verso il mare, non può
che scorrere verso la fine.
Eppure in Vetromile, che pure ha ben presente
l’andatura del tempo umano e l’ineluttabilità dell’atto finale, va cercando
possibilità altre, o vite altre nell’unica vita concessa, che il caso avrebbe
potuto concedere.
Ci si muove infatti per mezzo del caso, ovvero
per quella forza che improvvisamente fa cadere il quadro dal chiodo, fa perdere
il treno, fa incontrare l’amore.
Le cose che sono realmente accadute o che
realmente potranno accadere fanno il paio con quelle che non sono mai avvenute
ma sarebbero potute avvenire. Percorsi alternativi, appunto, per dire che la
freccia scagliata potrebbe anche non colpire mai il bersaglio e considerarsi
comunque andata a segno.
Tutto questo in poesia significa sondare il
confine, anche stilistico, mescidare le forme, tentare nuove espressioni.
Nessun punto fermo, in questi testi. Nessuna
fine e nessun inizio: ognuno è variante dell’altro, è come un lungo fluire di
possibilità.
Il poeta dialoga con un tu fuori da sé, che può
essere se stesso, o un’amante, o la terra. Una personificazione altra con cui
entra in contatto: questo è un viaggio alternativo che fa incontrare nuovi
mondi che lentamente poi, soffusi, svaniscono.
Belle le immagini di strade che si dipartono,
di matasse che si sciolgono e si intrecciano, di giorni che finiscono in
crepuscoli indefiniti entro nebbie fantasmagoriche. Non sono comunque ambienti
immaginari o onirici; sono ambienti reali, atmosfere quotidiane: sono solo
altre vite possibili all’interno dell’unica che realmente si realizza.
Originale intento e accattivante viaggio quello
tracciato dal poeta, che merita d’essere letto per intero. Le sonorità sapranno
essere fluide proprio come lo scorrere del tempo, sapranno essere mutevoli
senza bruschi strappi, sicché dall’una vita si possa passare all’altra senza
soluzione di continuità.
Alla fine i percorsi alternativi non potranno
far altro che sommarsi in uno solo, ma quanto più ricco sarà e quanto più
fascinoso.
Che la poesia possa permettere di vincere la
morte e, non solo eternarci, ma renderci molteplici, è una magia di quelle non
svelabili. E Vetromile ha un timbro personalissimo e godibilissimo per diversificare. Buon viaggio.
Aurora
De Luca
Aurora De Luca è entrata nel mio mondo poetico individuando subito i miei tentativi "disperati" di trovare vie, percorsi alternativi al "normale" e quasi scontato itinerario che ineluttabilmente ci porta al confine della vita. E' riuscita con grande esperienza critica e con delicatezza poetica a immedesimarsi nella mia ricerca e ad apprezzarla. Grazie, grazie di cuore! E grazie a Nazario Pardini per l'ospitalità!
RispondiEliminaGiuseppe Vetromile