LEONIDA EDIZIONI
Nel sogno della vita
Giosofatte Frisina
Genere: silloge poetica
Prefazione
di Jacopo Chiostri. In copertina: foto di G. Frisina
| € 12,00 | 978-88-3374-071-3 | pp. 112 | 12×20 cm | aprile 2020
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DAL TESTO
IL PONTE
Quanto è pauroso
l’ impeto del fiume
che tracotante
invade la campagna;
scende potente e
infuriato Nume
dalla montagna.
Tal della vita è
il corso inusitato,
o mia diletta, e
sotto il nostro ponte
pur passerà quel fiume
irato
che vien dal
monte.
Così ci troveremo
faccia a faccia
noi con la fede
nell’ amore nostro
lui con la bieca
livida minaccia,
il vile mostro.
Quale il
periglio? ….Il sole par non osi…
…poi squarcia la
fitta nuvolaglia…
Par d’ oro il
ponte nell’ apoteosi
Della battaglia.
L’ ULTIMO SOGNO
Sempre, sempre con
te! … Ma un brutto giorno
Tutto ad un
tratto non ti vidi accanto:
svanisti senza
più fare ritorno:
Ma queste cose
accadono nel sogno,
ed io nel sogno
certamente ho pianto
tanto, tanto, e a
risvegliarmi agogno.
Tornasti a casa
quasi all’ improvviso:
ti domandammo
ansiosi… e la speranza
invano attese il
placido sorriso.
Oh ! Quel tuo
volto! … Così nol vidi mai:
come d’ eclissi
l’ ombra che s’ avanza…
tutto mi crollò
intorno ed io gridai.
Ma quel grido
tremendo e disperato
Mi uscì davvero
tutto dalla gola?
Ma allor perché non mi sono svegliato?
Ma la speme, papà, non è finita:
mi sveglierò dal sogno della vita!
NUOVO GIORNO
Al risveglio
primo pensiero sorge
recuperare l’Io
volatile del sogno.
Così comincia il giorno!
Questa Silloge si annuncia interessante già dalla copertina, che inevitabilmente rappresenta una barca a vela immobile sul mare al tramonto. La prefazione di Jacopo scava nei meandri dell'anima di questo Artista e presenta i due momenti - chiave della Raccolta. Passato e presente a confronto. Stati d'animo e cifra stilistica in cambiamento, non necessariamente in evoluzione. Le prime due liriche di rara musicalità, scavano nell'intimità, presentano un modo di versificare legato al classicismo, soprattutto in alcuni termini, oltre che nell'uso perfetto del timbro, categoria che consente mutazioni inesauste anche all'interno di uno stesso verso. Il lirismo di Giosafatte Frisina sembra rivolto essenzialmente all'orecchio del lettore. Nella seconda fase il Poeta muta la struttura delle liriche e rinuncia all'eloquenza, alla verbosità, ai caleidoscopi d'immagini, scegliendo l'essenza:
RispondiElimina"recuperare l’Io
volatile del sogno".
Cinque versi che raccontano tutto. La struttura della poesia sembra tendere all'ermetismo, in realtà è fruibile, immediata, spalancata sul domani. E quale miracolo è la chiusa in tempi di nichilismo? Il Poeta attende di continuare a coltivare i sogni, consapevoli che solo essi possono renderci coraggiosi. Non ho avuto la gioia di leggere l'Opera e mi scuso con l'Autore e con il caro Jacopo, ma da questi frammenti credo si evinca la statura morale dell'Artista e dell'Uomo. Complimenti vivissimi!
Grazie mille, cara Maria, per il tuo bel commento al sesto libro di poesie di mio padre, appena fresco di stampa.Pensa che nemmeno io ho le copie, ma ti mando volentieri il pdf seti fa piacere. Tuttavia devo dire che - come sempre - tu hai già colto molto e gli farò leggere quello che dici. Si tratta comunque di una silloge divisa in due parti e i primi due testi scelti non a caso da Nazario fanno parte delle poesie del cuore, una molto intensa e immaginifica dedicata alla giovane donna che sarebbe poi diventata mia madre, e la seconda assolutamente drammatica per il papà appena scomparso,il mio adorato nonno, avvocato come lui, morto quando avevo cinque anni, a cui era profondamente legato. L'ultima poesia è invece quella che conclude la raccolta, nella seconda sezione più attuale e decisamente filosofica, come buona parte dei suoi scritti poetici,del resto. Perchè,come anch'io penso, poesia e filosofia sono indissolubilmente legate, ma lui sostiene che la sua sia filosofia in versi, e sempre più i suoi componimenti sono diventati essenziali e concettuali, senza tuttavia perdere la loro forza poetica. L'ultima poesia è infatti un miracolo di sintesi,proprio come dici tu, oltre che un messaggio di speranza ed un inno alla vita, che sia un sogno o un risveglio verso un mondo nuovo, ed in tal senso più che mai augurale ora...Un grande abbraccio pieno di affetto a te e a Nazario sempre. Giusy Frisina
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