venerdì 22 gennaio 2021

CLAUDIO FIORENTINI: "ZUZZURELLONE"

 

Claudio Fiorentini,
collaboratore di Lèucade








Da tempo in testa mi tormenta un tarlo

e non so come far per dir la mia,

ma se chi tace è complice, io parlo!

 

Io chiedo ad ogni Vostra Signoria

d’aver pazienza e legger fino in fondo

questo mio scritto in veste di poesia.

 

Le lingue che si parlano nel mondo

risentono dei tanti cambiamenti

che han investito l’omo a tutto tondo.

 

Ma non si può non essere scontenti

se invece di parlar correttamente

si parla con l’errore ‘n mezzo ai denti.

 

Gli strafalcioni ch’or vengono in mente:

“c’entra” senza l’apostrofo, che orrore

e leggo “questo qui non centra niente”

 

quando nell’intenzione dell’autore

c’era la presunzione d’innocenza.

Ma ci son cavolate più sonore

 

dico, ad esempio, che con più frequenza

“piuttosto che” lo si usa in modo errato

perché quest’espressione, nell’essenza

 

presenta di una scelta il risultato,

e se tu scegli, il resto è stato escluso.

Ma l’italiano è un mito un po’ appannato,

 

infatti le parole ad oggi in uso

non possono chiamarsi strafalcioni

ma sono un gioco a chi trova l’intruso:

 

Diciamo meetings per non dir riunioni

oppure Ok al posto di d’accordo   

e fusion sta per contaminazioni,

 

ma in italiano, questo non ricordo

come chiamiamo il numero del plico?

Si chiama tracking number! E m’accordo

 

con lo spedizioniere per la data

della consegna usando, chiaramente,

la busta, quella che è standardizzata.

 

E il cruccio mio è che già troppa gente

dice uazzap, feisbuc, onlain, ciattare

squartando l’italiano impunemente.

 

Ma peggio, cari miei, ormai tuercare

- per dire del danzar com nell’amplesso -

à entrato nel linguaggio popolare!

 

Per carità, non è question di sesso,

ma una parola brutta, e brutta assai,

che in più tra l’atto e il suono non ha nesso,

 

non può rientrar nel lessico: giammai!

Che dire, grazie a questa nostra boria

la lingua passa tanti, tanti guai

 

perché siam tutti esperti, e la memoria

dell’ignoranza, ormai, l’abbiamo offesa…

e in queste condizion scriviam la storia.

 

Claudio Fiorentini

22 gennaio 2021

 

 

Nessun commento:

Posta un commento