venerdì 14 gennaio 2022

CARMELO CONSOLI LEGGE: "DENTRO L'URAGANO" DI FRANCO CAMPEGIANI

 

Carmelo Consoli su “ Dentro l’uragano” di Franco Campegiani

 

Caro Franco devo complimentarmi con te per la bella poesia che sgorga dal tuo pensiero filosofico.

Difficilmente mi è capitato di imbattermi in pensieri filosofici così ben espressi poeticamente.

Leggendo le tue liriche, che creano profonde riflessioni sull’umana esistenza, il lettore rimane sorpreso da come, le complessità dei concetti espressi e la potenza descrittiva di fortissime energie vitali e primordiali sconvolgimenti ( ed il titolo del libro ne è la massima espressione) vengano magicamente amalgamate con la dolcezza di una natura  fragrante e luminosa proveniente da un mondo arcaico  e con la Grazia di quell’incontro con il potere creativo che avvicina alla sorgente della più alta spiritualità.

Direi proprio che una fusione magica lega pure e nude concettualità e versi colmi di pathos.

Pur non ritenendomi io un filosofo da sempre sostengo in qualche modo, come mia ragione di esistere, la tua teoria autocentrica, considerando me stesso come luogo e stato di relazione con gli altri e riflessione umile e profonda sulle dimensioni del mio essere umano attraverso la parola poetica.

Mi chiedo sempre cosa sarebbe la vita senza questa immersione in se stessi alla ricerca dello spirito più puro e della creazione di quella bellezza appartenente al divino.

Nelle tue opere, a mio parere, più significative del volume e simboleggianti le tue teorie ritrovo me stesso come quando scrivi in  : “ L’essere è qui “ ...// L’eterno è lo sguardo nascosto di me stesso,/ l’ombra che mi cammina accanto,/un sosia, un doppio che terribilmente/mi conduce sul quadrato per pormi all’angolo/e tempestarmi di pugni d’amore,…./  ed ancora in “ Nemico fraterno”...Riuscirò a perdonarti non prima / di averti ferito, lo so./ Non prima di aver confessato /tutto me stesso a me stesso/ e condannato e perdonato a mia volta,/per il male che ancora ti voglio.../.

E per finire vorrei citare alcuni versi bellissimi  della tua poesia “Salmo”:..Da lì venne il Messia,/era dentro di me,/era il Principio dei Principi./Lo misi in croce/ non sapevo del sole oltre le spine.../.

Ma tutte le liriche di questo tuo potente e affascinante volume sono degne della massima attenzione, dove la narrazione del  divenire della storia di una umanità in cerca di una resurrezione da una terra  in cui è approdata  e dove viene crocifissa e glorificata quotidianamente a causa di un titanico scontro  tra il  male e il  bene, si esalta .

I versi scorrono chiari, veloci e piacevoli nella loro musicalità e conducono a interrogazioni esistenziali pagina dopo pagina, ma  dove si respira costantemente un vento futuro di rigenerazione e  conversione benefica, con una coinvolgente unione d’anima.

I miei più vivi complimenti caro Franco per questa tua pregevole opera a cui auguro il successo critico che sicuramente merita.

 

 

 

Carmelo Consoli

 

 

 

1 commento:

  1. Ti ringrazio sentitamente, Carmelo, per questa nota di lettura che costituisce un fiore all'occhiello nella mia antologia critica. Hai colto l'ansia di riscatto da cui è animata la mia poesia, sottolineando l'incastro dei versi con quel sentire filosofico e con quella spiritualità "tellurica" da cui la mia visione del mondo si lascia in effetti guidare. Grazie ancora per la vicinanza e l'illuminata condivisione.
    Franco Campegiani

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