L’ANNO NUOVO DEI BIMBI
(speculando
sul “Buon Anno” di Giusy Frisina – lunedì 3 gennaio)
Mi aggrego al “Buon Anno”
dell’amica Giusy Frisina per fornire alcuni spunti di riflessione sulle
suggestioni da lei espresse con versi di feconda lucidità.
Auguro al suo monito di
convertire in buoni samaritani coloro che gettano l’ombra laddove il Sole della
Provvidenza vorrebbe posare i suoi raggi per stemperare le miserie degli
emarginati.
Caino dei giorni nostri
rimpinza le scorte del proprio tornaconto con gli espedienti dell’indifferenza e
dell’opportunismo, mentre Abele si affida alla fragile risorsa della rassegnazione.
E a chi naufraga nel Mare N(M)ostro,
orgoglio di floride sponde, il destino non riserva neppure il conforto di un
avello.
Esorto i bimbi orfani di
futuro, mortificati da muri di razzismo e da assurde rivalità, ad unirsi “in
volo per combattere il falco che attenta alle loro vite”! Indossando le candide
divise dell’innocenza non sono asserviti all’avaro arrivismo né umiliano la
coscienza svendendola al dio denaro; tracciano sentieri di bontà attraversando
sogni senza frontiere e la smania di possesso che talvolta li coinvolge ha la
caducità di un castello di sabbia: “questo è mio” – refrain inossidabile nel
tempo – è un peccato originale, nell’infanzia fugace e inoffensivo; non provoca
sanguinose invasioni né guerre atroci.
Durante le estati della
mia lontana verde età ci si trastullava nei prati con spade di legno e lance di
cartone.
E la tregua tra i compagni
di gioco era siglata con l’accordo dei sorrisi, evitando di imbastire azioni di
rivalsa o armistizi vessatori.
Oggi le play station hanno
soppiantato le rincorse sui campi relegando mente e gambe in una stanza, ma è
ancora il girotondo all’aria aperta ad adunare ragazzi in cerchio a “far scudo
tutti insieme”… “senza divisioni di sorta”, e compiere un “giro completo” intorno
all’astro incontaminato della Felicità.
Entusiasmarsi nel risaltare
il raggiungimento di modesti traguardi è motivo di sogghigno per l’uomo avvezzo
al trionfalismo del vacuo interesse personale, volto a ignorare il fratello bisognoso
di aiuto.
L’accontentarsi del
necessario per vivere è un requisito poco gradito agli adulti ma a portata di
mano dei fanciulli; loro riescono ad assegnare spessore e dignità alle piccole soddisfazioni
del quotidiano, agevoli successi capaci di assicurare pennellate di serenità e
appagamento a chi li sa cogliere e condividere.
Non cerchiamo di avvicinarci
alle vette della gioia scalando pendii di compromessi.
Quando ci manca la pacca sulla spalla, consoliamoci riassaporando quegli attimi gratuiti di letizia che da bimbi ci contagiavano, al risveglio, la mattina del Santo Natale.
Buon anno!
Caro Roberto, analisi della nostra Storia la tua, di quella che ci è capitata in sorte e che, in parte, prescinde dalla pandemia. La somma dei nostri errori avrebbe comunque provocato nel tempo danni irreparabili.Bellissima la tua disamina sui fanciulli, vere, grandi vittime di questi anni. "Esorto i bimbi orfani di futuro, mortificati da muri di razzismo e da assurde rivalità, ad unirsi “in volo per combattere il falco che attenta alle loro vite”! Ho saputo di bambini che alle elementari disegnano il sole con la mascherina: e credo di aver detto tutto. La gioia d ritrovarti su Leucade è inversamente proporzionale al dolore che le tue parole mi provocano. Ti abbraccio con immenso, antico affetto insieme al Nume Tutelare, che ci accoglie e ci rende vicini nonostante tutto...
RispondiEliminaCaro Roberto, grazie per aver tratto spunto dal mio "Buon anno", il tuo seguito mi fa pensare che lo "scudo" può essere anche visto come una concatenazione di pensieri e riflessioni critiche sul nostro mondo malato, non per piangerci addosso ma per darci forza e coraggio a vicenda e proponendo nuove idee. L'appello ai bambini è quanto di più sacro potevi proporre. La loro autenticità e il loro naturale senso di solidarietà , è il grande esempio da cui possiamo prendere spunto per continuare a sperare in un mondo migliore, ossia più giusto e più sano, e tu lo dici con grande forza e intensità. E' appena scomparso David Sassoli, presidente del Parlamento europeo dallo sguardo limpido e il sorriso di eterno ragazzo, che tanto ha lottato e fatto per tener alti i valori di libertà, uguaglianza e fraternità. Speriamo che il suo messaggio sia pienamente recepito dai giovani, che l'impegno per la salvezza del pianeta e per i diritti di tutti siano sempre al centro della politica dell'Europa e del mondo. Solo l'unità di intenti e la rapidità delle soluzioni potranno riuscire a risolvere il problema gravissimo della crisi climatica, ad esempio....E tanti cari auguri ancora.
RispondiEliminaGiusy Frisina