Gian Piero Stefanoni, collaboratore di Lèucade |
ANFORE
La lingua e la domanda
nella forma dell'Asia,
l'inospitale e inaccessibile tempo:
scelto perché soldato,
soldato perché uomo,
la gloria ha tradito Traiano.
Nella geometria composta del giardino
chiuso ora è l'accesso alle anfore.
Concluso nella colonna il cammino.
LA PREGHIERA DELL'ACQUA
Origini
L'ombra di una metafisica
che resta nelle tracce delle mura
ricorda d'ogni fondazione
il suo impianto entro l'uomo, nella progenie
l'iscrizione ancora viva dell'editto.
Ma procede la natura
nella vuota lucentezza della perdita
e dove una volta era un nome
ora è travaglio del cielo
nell'ammonizione del cardine.
Sostieni ma non resistere al
tempo.
Si raccolgono nell'antica dignità del marmo,
vanno a cessare accanto alle epigrafi
nell'iscrizione di una memoria certa.
Numidi un tempo, nascondono il volto
ora sospesi al fresco dei millenni.
Confidano nella nuda rivelazione
della forma: nella preghiera della luce
là dove è l'innalzamento della carne.
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