Francesco Casuscelli, collaboratore di Lèucade |
Una poesia che
innanzitutto dimostra l’abilità creativa e l’inventiva fertile del poeta.
Parallelismi, simbolismo, e metaforicità si legano assieme in una
versificazione netta, pulita, e arrivante per la sua complessa semplicità. Un
piatto che facendo un melange di doni panici e slanci emotivi si eleva alle
soglie dell’amore: il frutto più saporito che Dio ci abbia donato: “… e gustane la maestosità al tramonto
nel canto eterno dell'amore.”.
Nazario Pardini
Il piatto del giorno
Metti un frammento di cielo
nel piatto del giorno
osserva l'azzurro tra fiocchi di
panna
aggiungi il verde del grano
qualche goccia di rugiada
e il giallo manto della colza
Prendi un pastello e mescola
tutto
assapora se giusto di sole
e gustane la maestosità al
tramonto
nel canto eterno
dell'amore.
Quale originalità e quanta sanità in questa lirica di soli dieci versi che crea un connubio vita -natura di raro, magistrale incanto. Come asserisce il grande Nazario ti mostri capace di ricorrere a simbolismi, a parallelismi in modo perfetto. E crei 'il piatto del giorno' che vorremmo assaporare, che vorremmo essere certi che possa esistere. Una lirica in levare, tesa al 'canto d'amore', alla bellezza del creato, alla positività. Sei stilisticamente superbo e ammali con la forza della novità dei tuoi versi. Io, affamata di poesia e di purezza, sono avida del tuo sentire, ti rivolgo infinite congratulazioni e ti esprimo infinita ammirazione.
RispondiEliminaMaria Rizzi
Mi sembra alquanto insolito tale poco riscontro alla poesia "Il piatto del giorno" di Francesco Casuscelli. Data l'amicizia e la stima reciproca ho formulato per telefono i miei copiosi complimenti per questa bella, anzi bellissima poesia che esprime in pieno l'animo e il sentire poetico dell'autore. I suoi versi li ho sempre definiti come "poesia francescana" e con questa ne ho avuto la conferma. Pertanto dice bene M. Rizzi quando scrive che questa poesia è un "canto d'amore" alla magnificenza del creato, alla sua bellezza e maestosità. Mi auguro che questo Suo nuovo modo di fare poesia sia la prima di una lunga serie capace come sempre e più di sempre di captare l'attenzione del lettore. Ancora complimenti Francesco. Pasqualino Cinnirella
RispondiEliminaRingrazio con il cuore in mano Maria e Pasqualino che hanno formulato ed elargito apprezzamenti oltre le mie aspettative. Un grazie speciale a Nazario, nostro Maestro di poesia che mi accoglie sempre con generosità.
RispondiEliminaUn caro saluto a tutti i lettori di questo splendido luogo di incroci d'arte, cultura e sensibile umanità.