MARCO SOLARO PRESENTA A HORA FELIX
Scritto da Silvana Lazzarino il 25
Febbraio 2020 • Leggi tutto (
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Marco Solaro
presenta nell’ambito della Rassegna Iplac il libro “Oggi è primavera e io non
posso vederla” (Graus Edizioni) in cui si parla di autenticità della
comunicazione e del bisogno di ritrovare la parte più vera di se
stessi. La presentazione è a Roma alla libreria Hora Felix sabato 29 febbraio
2020. Modera l’incontro Maria Rizzi, relatrice Gianna Castelmagno, letture di
Loredana D’Alfonso.
Sempre più in questi anni dove tutto corre velocemente e l’effetto di parole e frasi deve avere colpire nell’ immediato suscitando in chi legge o ascolta interesse al di là del suo significato profondo. La comunicazione che passa attraverso l’ascolto e la lettura, ma anche attraverso i gesti, in molti casi può essere alterata per ottenere un effetto più forte e indurre chi ascolta o legge a lasciarsi coinvolgere. Di comunicazione, di riscoperta di quella parte più autentica di sé stessi a partire dal riconoscere le proprie fragilità racconta il romanzo “Oggi è primavera e io non posso vederla” (Graus edizioni) di Marco Solaro la cui presentazione si svolge a Roma il 29 febbraio 2020 presso la Libreria Hora Felix in Via Reggio Emilia, 89 alle ore 18.00.
Sempre più in questi anni dove tutto corre velocemente e l’effetto di parole e frasi deve avere colpire nell’ immediato suscitando in chi legge o ascolta interesse al di là del suo significato profondo. La comunicazione che passa attraverso l’ascolto e la lettura, ma anche attraverso i gesti, in molti casi può essere alterata per ottenere un effetto più forte e indurre chi ascolta o legge a lasciarsi coinvolgere. Di comunicazione, di riscoperta di quella parte più autentica di sé stessi a partire dal riconoscere le proprie fragilità racconta il romanzo “Oggi è primavera e io non posso vederla” (Graus edizioni) di Marco Solaro la cui presentazione si svolge a Roma il 29 febbraio 2020 presso la Libreria Hora Felix in Via Reggio Emilia, 89 alle ore 18.00.
A presentare e moderare la serata
sarà Maria Rizzi Presidente Iplac e scrittrice di gialli di
successo, che sottolinea come quest’opera intesa e avvolgente risuoni
quale “parabola di rara delicatezza, di filosofia alla portata di
tutti, ispirata ai grandi del '900, in particolare all'immenso Borges e
ai suoi ideali di fratellanza”.. Relatrice sarà la critica letteraria Gianna
Castelmagno che con grande professionalità e sensibilità
sottolineerà parlando con l’autore alcuni aspetti fondamentali che
affiorano in queste pagine come lo yin e o yang dell'esistenza. Ad
accompagnare questo percorso così profondo che riguarda il vissuto dell’uomo e
il suo bisogno di ritrovare quell’equilibrio nell’armonia dei contrari che è
alla base del suo cammino, sono le letture a cura di Loredana D’Alfonso che
con la sua voce restituirà nuova luce agli argomenti trattati.
Viene affrontato il tema
della comunicazione e sulle sue sfumature guardando all’aspetto
emozionale per sottolineare come a volte sia sufficiente
cambiare l’effetto di una frase per destare maggior attenzione in chi legge o
nell’interlocutore che si ha innanzi. Al centro del romano di Marco Solaro è
proprio l’importanza del mantenere una comunicazione autentica,
aspetto che oggi si va sempre più perdendo preferendo l’utilizzo di frasi ad
effetto ed eccessive per ingannare, attrarre e portare a sé l’attenzione degli
altri ad ogni costo. Cmunicare in modo sbagliato è un po’ come mentire a
stessi, perché è nella comunicazione autentica il primo passo per iniziare un
dialogo ed un confronto efficace e costruttivo con chi si entra in relazione
(sia verbalmente, sia attraverso una lettera, o un messaggio scritto).
La
trama. Lungo
un marciapiede un non vedente chiede l’elemosina ai passanti che sul suo
biglietto notano una frase a indicare la sua condizione di cecità che non desta
troppa attenzione. Non sono molte le persone che si soffermano a lasciargli
qualche spicciolo, ma la situazione cambia quando l’intervento di un
pubblicitario che passa di lì, modifica quella frase con un’altra di
maggiore effetto putando sull’emotività di chi legge. Dando un
significato di maggior efficacia alla frase legata alla condizione del cieco,
le persone sono meglio predisposte a lasciargli qualche moneta. Così con questo
nuovo messaggio scritto sul suo cartoncino, il protagonista riesce a
raggiungere una somma discreta, che però gli viene rubata mentre di sera
rientra a casa. Da qui la riflessione su se sia meglio mostrare
una realtà distorta ingannando gli altri, ma anche se stessi, spesso senza
concludere nulla di positivo, oppure scegliere di essere autentici con sé e gli
altri.
Se all’inizio il foglietto che il cieco mostrava per chiedere l’elemosina presentava la frase: “Sono cieco aiutatemi per favore”, con l’intervento del pubblicitario la frase viene modificata con: “ oggi è primavera e io non posso vederla” per suscitare un altro effetto volto a sottolineare il malessere della persona non vedente e il suo non poter gustare l’arrivo della primavera coi suoi colori.
Se all’inizio il foglietto che il cieco mostrava per chiedere l’elemosina presentava la frase: “Sono cieco aiutatemi per favore”, con l’intervento del pubblicitario la frase viene modificata con: “ oggi è primavera e io non posso vederla” per suscitare un altro effetto volto a sottolineare il malessere della persona non vedente e il suo non poter gustare l’arrivo della primavera coi suoi colori.
Grazie a questa nuova frase
d’effetto i passanti lasciano più elemosina, ma fondamentalmente essa
è falsa poiché la primavera lui, il non vedente la poteva avvertire dai profumi
e dall’aria intorno a sé. Sottolineare il fatto di non vedere i colori della
Primavera serve a destabilizzare i passanti e creare
in loro un senso quasi di pietismo che altera la realtà, poiché il
cieco della primavera può riconoscere i profumi, l’aria e la brezza
mattutina grazie agli altri sensi in lui più sviluppati.
La vista è un senso fortemente legato alla comunicazione poiché è il primo punto di contatto che abbiamo con gli altri e la realtà che ci circonda, e la presenza di una persona non vedente permette di aprire questo discorso sull’autenticità o falsità della comunicazione in modo nuovo a partire dal suo diverso modo di percepire il mondo esterno.
La vista è un senso fortemente legato alla comunicazione poiché è il primo punto di contatto che abbiamo con gli altri e la realtà che ci circonda, e la presenza di una persona non vedente permette di aprire questo discorso sull’autenticità o falsità della comunicazione in modo nuovo a partire dal suo diverso modo di percepire il mondo esterno.
Nulla è come
appare in questo alternarsi tra l’essere e il sembrare, dove il falso prende il posto
della verità, ma questo scambio non dura troppo a lungo poiché alla fine
bisogna fare i conti con il proprio ego, con la parte più autentica di sé
stessi spesso lasciata nell’ombra perché scomoda. Solo quando si esce
dal proprio ego e si entra in rapporto con la parte più profonda di se
stessi, tutto quello che riguarda l’eccesso, il voler ottenere
sempre di più perde consistenza. Il riferimento è al pensiero
filosofico di Jorge Luis Borges che sottolinea proprio il venir a
contatto con questa parte più autentica e originaria di se stessi quale
rifugio per ritrovare un’armonia dimenticata.
Sul finale infatti sono citati
alcuni versi della sua poesia “Elogio dell’ombra” dove viene
spiegato come l’ombra dovrebbe spaventare ed invece rappresenta il punto per
arrivare al centro di se stessi. Si fa riferimento all’ombra della morte che
permette di capire chi si è veramente.
Solo nel vuoto mentale vi è l’apparizione del sé spirituale: in quel momento si abbassano le difese dell’ego e si da’ spazio alla parte interiore di se stessi, come afferma il famoso poeta, filosofo e critico letterario e d’arte, Franco Campegiani “a quella identità segreta che vive in noi da sempre, ma non lo sappiamo se non con l’ultimo respiro”.
Solo nel vuoto mentale vi è l’apparizione del sé spirituale: in quel momento si abbassano le difese dell’ego e si da’ spazio alla parte interiore di se stessi, come afferma il famoso poeta, filosofo e critico letterario e d’arte, Franco Campegiani “a quella identità segreta che vive in noi da sempre, ma non lo sappiamo se non con l’ultimo respiro”.
A conclusione della
presentazione, per coloro che lo gradissero, è possibile fermarsi a cena in
libreria ( antipasto, primo, secondo, contorno, dolcetti, vino a volontà e
caffè per soli 13 euro) confermando la propria partecipazione ai numeri
3475789139 o e 3711278745 entro le 14.00 di venerdì 28 febbraio
Silvana
Lazzarino
Per la
Rassegna Iplac
Presentazione del libro
“Oggi è primavera e io non posso vederla” (Graus Edizioni)
di Marco Solaro
Libreria Hora Felix, Via Reggio Emilia, 89- Roma
Sabato 29 febbraio 2020 ore 18.00
Presentazione del libro
“Oggi è primavera e io non posso vederla” (Graus Edizioni)
di Marco Solaro
Libreria Hora Felix, Via Reggio Emilia, 89- Roma
Sabato 29 febbraio 2020 ore 18.00
Ringrazio di cuore il nostro Nazario per aver dato immediata visibilità all'evento del 29, che vede come protagonista l'Amico - Scrittore Marco Solaro. La giornalista Silvana Lazzarino ha svolto una vera e propria esegesi del suo originale romanzo. Ha valorizzato fin troppo la sottoscritta, che in questa occasione si limiterà a moderare... e non possiedo più le parole adatte per rendere omaggio al suo lavoro e alla disponibilità del Condottiero. A Marco auguro una serata degna del suo lavoro e della sua grandezza umana.
RispondiEliminaNaturalmente abbraccio le altre due collaboratrici infaticabili!
Maria Rizzi