Nuova
avventura letteraria di grande valenza
critica questa di Franca Olivo Fusco. Scrittrice fertile, versatile ed
eclettica, vanta nel suo curriculum un cospicuo numero di opere, pronta ad adattare
la sua facilità stilistica ad ogni settore
della scrittura: poesie, saggistica, narrativa. Dal 1998 con Ascolto interiore fino al 2019 con Beviamone un bicchiere. Il vino nei libretti
d’opera, la sua attività di ricerca
ha impreziosito la produzione di numerose e importanti realizzazioni
artistiche. Questa nuova dal titolo PRIMO LEVI (1919-1987) L’UOMO, IL POETA è
stata pubblicata per la vincita di un importante premio letterario (I MURAZZI del 2019), nell’inedito,
con la seguente motivazione: “Nella ricorrenza del centenario della nascita di
Primo Levi, la scrittrice e studiosa Franca Olivo Fusco ha dedicato un lavoro
scientifico di raro valore e di ricca documentazione al grande scrittore
torinese, proditoriamente arrestato la notte del 13 dicembre 1943, rinchiuso
nel campo di Fossoli, e da là, successivamente deportato il 22 febbraio 1944
nel campo di sterminio di Auschwitz, sito in Polonia, dove sarebbe riuscito a
sopravvivere fino alla liberazione da parte dei Russi avvenuta il 27 gennaio 1945,
dopo 410 giorni di prigionia. Nel libro viene ricostruita l’odissea umana, l’elencazione
delle opere pubblicate, l’interpretazione e il commento critico delle poesie
scritte e pubblicate nel libro Ad ora
incerta, autentico capolavoro della poesia mondiale, appartenente alla
memoria storica dell’intero genere umano”.
Il libro di ben cento pagine si divide in VII sezioni: I Cenni
biografici e bibliografici, II Primo Levi, poeta, III Figure retoriche, IV
Citazioni di altri autori, V Il dolore, VI La natura, VII Levi e la religione. Un
capillare lavoro che fa di Levi una personalità ricca e complessa, come lo è il
testo che indaga a tutto tondo su un autore analizzato con un metodo filologico e
autoptico da questa inesauribile autrice.
Dopo la lettura di un'introduzione del nostro Condottiero all'Opera di un Autore/Autrice si è proiettati nel testo e affascinati dallo stesso. Nel caso del Saggio della dottoressa Franca Olivo Fusco, che non ho l'onore di conoscere, il protagonista è un grande Poeta e Scrittore del '900, Primo Levi, che visse l'atroce esperienza di essere internato in un lager. L'Artista, che peraltro era un chimico e cercava di analizzare la società anche da un punto di vista scientifico - razionale, non riuscì mai a comprendere, come tanti, la spirale d'odio che lo circondava. La sindrome del sopravvissuto divorò i suoi giorni spingendolo al suicidio. Fu considerato un escluso, come Dino Buzzati e Pier Paolo Pasolini - per motivi diversi - e privò l'umanità precocemente dell'eclettismo e dell'immenso talento, che la dottoressa sottolinea, di uno studioso, che oltre al famoso testo "Se questa è vita", concepì l'opera grandiosa citata da Nazario: "Ad ora incerta". Sono grata al mio Nazario e alla filologa e saggista Franca Olivo Fusco per aver reso tale tributo a un Uomo che a livello umano perse fin troppo.
RispondiEliminaMaria Rizzi