MARCO SOLARO SU “IL MARE INVISIBILE” DI MARIA RIZZI
Maria Rizzi, collaboratrice di Lèucade |
Maria cara, ho letto il
tuo libro da qualche giorno, ma non ho trovato il tempo di scriverti. Lo faccio
ora. Premetto che avendoti già letta, attendo i tuoi nuovi scritti con lo stesso
entusiasmo con cui da bambino attendevo l'uscita settimanale o mensile dei miei
fumetti preferiti! Come immaginavo non sono stato deluso, anzi.
Trovo Il mare invisibile un
scritto il cui genere non è poi così ben definibile, inquadrabile. Certo possiamo
parlare di giallo in quanto ha di esso gli elementi salienti ( vittima, ricerca
del colpevole, investigazioni), ma c'è molto di più. C'è la psicologia dei
caratteri dei personaggi, il tuo occhio attento a definirne le caratteristiche
salienti. Ci si identifica con molti di loro. Dimostri che anche due caratteri
antitetici si attraggono se condividono la passione, la ricerca della verità e
della giustizia. I fatti di "cronaca" sono in questa tua opera
inseriti in fatti di Storia. Bello il tuo grido, soprattutto in questi tempi,
contro il razzismo, contro l'idea assurda del suprematismo che tanto orrore ha
generato. Meravigliosa è la presenza della Natura testimone e partecipe degli
orrori. Mi ha ricordato "La sottile linea rossa" di Terence Malick.
Ho ravvisato nel tuo scritto i tre elementi fondamentali di tutta la grande
letteratura del Novecento che il grande Italo Calvino ravvisava come costanti:
Individuo, Natura, Storia. Ancor più efficaci e numerosi sono gli incisi
poetici che come lame affilate affondi nella trama e negli eventi. Poi
ovviamente, L'Amore, il motore che alla fine muove il Sole e l'altre stelle,
sentimento misterioso e potente che da un senso di appagamento oltre tutto e
tutti. L'amore per la giustizia, per la verità, ma soprattutto l'amore tra due
individui, un'attrazione gravitazionale, una necessità, una esigenza da
assecondare per ritrovare nell'altro/a, se stessi e quella parte migliore che
attendeva l'altro/a per venire fuori. Sei riuscita a farmi odiare quei
maledetti "vecchietti" nazo-fascisti e razzisti e farmi essere
felice per averli smascherati. Insomma, il tuo libro mi è piaciuto molto. Non
ti dico brava perché lo sai, però ti dico brava per aver voluto affrontare
certi argomenti, soprattutto in questi giorni dove la cronaca narra di
vergognose scritte antisemite. Per dimostrarti quanto sia imparziale la mia
"critica" ti dico dell'unica cosa che non mi ha pienamente convinto:
Troppo idealizzati, a mio avviso, gli extracomunitari, figure quasi angeliche e
oltremodo candide. Capisco però, che nell'equilibrio del racconto dovevano
bilanciare le figure diaboliche dei vecchiacci.
Ti abbraccio forte e
sono sempre più ammirato per il tuo talento naturale e per il tuo animo
candido!
Marco Solaro
Ringrazio il nostro Condottiero, che non si risparmia mai e l'amico Scrittore Marco Solaro, che ha letto un libro 'dove si visita il peggiore dei mondi possibili' con occhi attenti a tutti i particolari. "Individuo, Storia e Natura": l'ho scoperto tramite la tua recensione, amico mio, sei profondo quanto il mare, quel mare che amiamo entrambi in modo assoluto e che in questo contesto occhieggia comunque con le sue risacche e le sue tempeste. Non posso ringraziarti, lo sai, ti abbraccio e ... 'l'animo candido' è un dono da conservare nell'anima per sempre!
RispondiEliminaMaria Rizzi
Bella recensione, che tocca i punti salienti e invoglia alla lettura del romanzo
RispondiEliminaMaria cara, ho scritto di getto le impressioni che la lettura del tuo libro mi ha evocato. Tu mi hai onorato pubblicandole in un blog letterario così prestigioso. Spero (il commento della cara Giovanna Repetto mi incoraggia in tal senso) che le mie considerazioni servano da stimolo e invoglino a leggere il tuo romanzo. Hai ragione, amiamo entrambi "profondamente"il mare e entrambi conosciamo le acque meravigliose che bagnano l'isola di Leucade.
RispondiEliminaMarco Solaro