VORREI DONARTI IL MARE
Serenella Menichetti,
collaboratrice di Lèucade
Vorrei donarlo a te questo paesaggio
di mare calmo che pare cristallo.
Il fascino di quando esso è adirato
e l'acqua salsa su ogni cosa spruzza.
La spuma bianca che pare di tulle
e l'orizzonte che nel sogno sfocia.
Schiaffeggia e rimodella la scogliera
semplicemente come fosse creta.
Così esso fa con l'uomo che lo osserva,
il suo grande dolore: da montagna
in granello di sabbia si trasmuta.
E l'infinito tutto lo pervade.
La solitudine si sfuma nell'azzurro.
Quando l'occhio perfora la barriera
della soglia, per approdare all' oltre.
il limite si sgretola e nuovo mondo
all'orizzonte appare.
Abbiamo navigato in altro mare,
vicino al cuore delle nostri madri
Senti il rumore a volte par lo stesso.
Serenella cara, questa lirica che non va interpretata, perchè la poesia non vive per essere spiegata, ma indossata, è l'abito che ieri, oggi e sempre io desidero. Il mare rappresenta la libertà, la possibilità di superare il confine, di inventare l'impossibile e i tuoi versi affrescano proprio questi concetti:
RispondiElimina"Quando l'occhio perfora la barriera
della soglia, per approdare all' oltre.
il limite si sgretola e nuovo mondo
all'orizzonte appare".
E la chiusa, tesoro mio, mi sembra grande allegoria del tempo vissuto espressa in tre versi che sono lirica in se stessi... Grazie. Mi hai accarezzato l'anima. Ti stringo al cuore!
Cara Maria, grazie a te per la tua attenzione.
RispondiEliminaUn abbraccio grande.
Serenella
Serenella ci ha fatto dono di una bella poesia che a mio avviso sta in equilibrio tra la realta e il proprio sentire interiore. Il dettato poetico si muove su un filo sottile tra terra e mare che qui diviene espressione dell'oltre -oltre da se- quale eterno dilemma dell'uomo di varcare la porta per evadere nell'"infinito che tutto pervade". I tre versi della chiusa sono di una caratura poetica ineguagliabile, incisivi, chiari e profondi nella loro elevata concezione di similitudine tra i moti del mare con il battito del cuore di una madre quindi di amore smisurato di cui l'uomo ha perennemente l'inalienabile bisogno per il suo vero esistere in questa. Pasqualino Cinnirella
RispondiEliminaGrazie di questo commento Pasqualino che per me è un grande dono. Serenella
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